Elezioni politiche italiane 2018: affluenza e previsioni, M5S e Cdx avanti? Lo scenario

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Elezioni politiche italiane 2018: affluenza e previsioni, M5S e Cdx avanti? Lo scenario

I dati dell’affluenza alle elezioni politiche italiane 2018 alle 12 aprono possibili scenari per i risultati. Intanto bisogna dire che il dato ufficiale su tutto il territorio italiano si attesta al 19,4%. Rispetto al Referendum costituzionale 2016 l’affluenza è in aumento visto che si votava solo la domenica. Come spiegato da Termometro Politico a questo link rispetto alle politiche 2013 la situazione è nettamente diversa. Andiamo quindi ad analizzare e ipotizzare uno dei possibili scenari che potrebbe verificarsi.

Alle 23,01 pubblichiamo i sondaggi riservati di queste ore

Elezioni politiche italiane 2018: affluenza in aumento al sud e isole

Come è possibile vedere nel foglio di calcolo in basso gli elettori si sono recati alle urne principalmente al sud e nelle isole. Infatti la Campania è la regione che ha avuto l’incremento maggiore rispetto al Referendum 2016. Seguono la Puglia, la Sicilia e la Calabria. Infine Basilicata e Sardegna hanno fatto registrare un lieve aumento. Nel resto d’Italia il risultato più eclatante è il calo dei votanti dell’1,6% in Lombardia. Anche Emilia Romagna e Lazio sembrano attrarre meno gli elettori alle urne in base a questi dati parziali.

Elezioni politiche italiane 2018: risultati e proiezioni, chi ne beneficia

In base alle intenzioni di voto diffuse prima del 16 febbraio è possibile cercare di interpretare l’affluenza. Quello che è noto a tutti riguarda la collocazione geografica delle preferenze dei partiti. Al sud e nelle isole a farla da padrone sono M5S e centrodestra, mentre il Pd non riesce in alcun modo a battagliare. Quindi si profila un possibile scenario che vede i pentastellati e la coalizione di Berlusconi aumentare il consenso a macchia di leopardo in questi territori.

Siamo in diretta live a questo link

Elezioni politiche italiane 2018: risultati Lega l’incognita

Nonostante la Lega sia tradizionalmente un partito forte nel nord-est occorre non sottovalutarla. Infatti negli ultimi tempi Salvini col cambio del nome e del simbolo sembra aver acquisito consenso in zone poco rappresentate. Quindi al momento l’incognita vera e propria resta la Lega visto che non è possibile quantificare senza risultati quanti consensi sarà in grado di strappare a tutti gli altri. Il dato certo è che la partita nazionale si gioca al sud in primiis e poi nel resto d’Italia.

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