Riforma P.A.: l’ignoranza cancella Catanzaro?
Della scuola elementare ricordo con particolare apprensione le lezioni di geografia.
Letta sui libri, vista sulle carte geografiche murali, l’Italia mi sembrava enorme ed eccessivamente ricca di città, laghi, fiumi. Apprendista studente, trovavo difficoltà a fissare nelle sinapsi le mille meraviglie dello Stivale.
Mi chiedevo, allora, se altri condividessero la mia scarsa attitudine allo studio dei fondamenti della materia.
Scorrendo il testo che, il giorno 2 luglio 2014, la relatrice on. Tea Albini ha sottoposto all’attenzione della XIV Commissione permanente, presieduta per l’occasione dall’on. Michele Bordo, chiamata a rendere un parere alla I Commissione Affari costituzionali, in tema di riorganizzazione dei tribunali amministrativi regionali, ho avvertito un sussulto quando ho letto che Catanzaro rientrerebbe tra le sezioni staccate da sopprimere. Secondo il disegno del Governo, infatti, le sezioni staccate dei TAR dovrebbero essere accorpate alle sedi centrali, situate nei capoluoghi di regione.
La città di Catanzaro, capoluogo di regione, ospita la sede del tribunale amministrativo regionale. A Reggio Calabria ha sede la sezione staccata del TAR di Catanzaro.
Che gli onorevoli ignorino quale sia il capoluogo della regione Calabria?
Si tratta di un errore, evidentemente.
Può capitare, visto il ponderoso carico di lavoro, che le commissioni parlamentari commettano un errore. Del resto, non è mica semplice tenere in mente tutti i capoluoghi di regione; e poi, diciamocelo francamente, la geografia, da molti anni, è una materia di studio assai sottovalutata, in Italia.