Elezioni regionali Lazio 2018: Pirozzi nella giunta Zingaretti?
Manca una sola sezione da analizzare. Ma gli esiti generali sono ormai certi da lunedì sera, grazie al lavoro svolto da presidenti, segretari e scrutatori dei seggi. Nicola Zingaretti è eletto, per il secondo mandato, Presidente della Regione Lazio. Nelle prossime ore avremo i risultati ufficiali dei voti ottenuti dalle liste e, conseguentemente, il numero dei seggi conquistato da ciascuna di esse.
Il dato che emerge, ancora da ufficializzare, mostra che Zingaretti non avrà la maggioranza assoluta in Consiglio (26 seggi). Le proiezioni danno 25 seggi al centrosinistra, 14 al centrodestra, 10 al Movimento 5 Stelle e 1 a alla lista Pirozzi Presidente.
Elezioni regionali Lazio: nessun premio di maggioranza
La legge elettorale del Lazio, infatti, non prevede un premio di maggioranza vero e proprio, ma un bonus in seggi (10) dato alla lista o coalizione che appoggia il presidente eletto.
Da qui l’ipotesi di alcuni di una possibile richiesta di accordo da parte di Zingaretti nei confronti di Sergio Pirozzi.
“Ormai mi conoscete e sapete che è un’ipotesi da escludere” afferma il sindaco di Amatrice Pirozzi ai microfoni di Radio Cusano Campus. “Se io do una parola è quella. La lista dello Scarpone andrà avanti da sola, all’opposizione”.
Elezioni regionali Lazio 2018: Pirozzi nella giunta Zingaretti?
“Io sono molto contento che tra le province dove abbiamo vinto c’è anche Rieti. Francamente non ho idea di quella che sarà la composizione dell’amministrazione regionale per nessuno degli incarichi. Penso sia corretto attendere la formazione del Consiglio”. Così commenta Zingaretti, al margine della conferenza stampa per la sua elezione a governatore del Lazio. E continua, rispondendo a quanti gli chiedevano se Sergio Pirozzi potrebbe essere un nome spendibile nella sua squadra di governo: “Nella mia giunta non ci saranno membri del Consiglio. Vista la sperimentazione di questi e i numeri del Consiglio, sarà bene riproporre questo schema di tenuta dell’aula”.
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Un piccolo appunto ai fatti sopra descritti. A differenza del livello nazionale, la Giunta regionale non necessita di alcuna fiducia da parte del Consiglio, vista l’elezione diretta del Presidente. Al contrario, in base all’art. 94 della Costituzione, il Governo deve avere la fiducia di entrambe le Camere. Questo rappresenta uno degli ostacoli formali alla formazione di un governo di minoranza a livello nazionale. In Regione, invece, il governo di minoranza non solo può formarsi, ma può anche durare. In assenza dell’istituto della fiducia previo per l’insediamento della giunta, quest’ultima potrà comunque far approvare i propri provvedimenti in Consiglio grazie all’appoggio esterno delle forze politiche escluse dal governo.
Questa breve parentesi per dire che, da un punto di vista formale, la giunta Zingaretti non ha bisogno dell’appoggio di un’altra forza politica – in questo caso del seggio di Pirozzi – per governare la Regione Lazio.