Elezioni politiche italiane: nuovo partito di Renzi? Le ultime indiscrezioni

Pubblicato il 8 Marzo 2018 alle 12:29 Autore: Giulia Angeletti
elezioni politiche italiane

Elezioni politiche 2018: nuovo partito di Renzi? Le ultime indiscrezioni

Le ultime elezioni politiche italiane hanno segnato l’ora più buia per la sinistra italiana e, in particolare, per il Partito democratico. Dalla precedente tornata elettorale ad oggi, infatti, il Pd ha visto un tracollo in termini di punti percentuali; c’è chi attribuisce la debacle a una commistione articolata di ragioni differenti e chi – soprattutto all’interno del partito – dà ogni responsabilità a Matteo Renzi. Il segretario, ormai dimissionario, ha tenuto lunedì scorso una conferenza stampa al Nazareno in cui, in suo pieno stile, si è fatto scudo dalle critiche e ha tirato le somme di quanto fatto – per gli italiani e per il Pd – nel corso dell’ultima legislatura.

Elezioni politiche italiane: Renzi pensa a un nuovo partito?

Diciamo che, a seguito dell’infelice risultato uscito dalle urne, il segretario dem non poteva far altro che annunciare le sue dimissioni; la domanda che ci pone è se l’annuncio sia effettivamente sorretto da una concreta intenzione di lasciare la direzione Pd. In generale, mentre lui si è detto pronto a fare nella nuova legislatura il “senatore semplice”, in pochi credono realmente che sarà così; e che l’ex premier si accontenti di ritirarsi in un ruolo più “modesto” e fuori dai riflettori. Tanto che alcune indiscrezioni circa le sue future mosse già circolano e anche da prima del 4 marzo.

La prima riguarda la presunta intenzione – di cui ha parlato il quotidiano La Verità – di Matteo Renzi di fondare un nuovo partito; una formazione che rifletta a perfezione la sua idea di sinistra e le sue strategie, e che nel frattempo sia libera dalle varie e “troppo rosse” opposizioni interne. Secondo il giornale diretto da Maurizio Belpietro tale progetto sarebbe già in cantiere e, trovando ispirazione nella Margherita, guarderebbe al modello di sinistra francese di Emmanuel Macron; tanto che il simbolo andrebbe a richiamare proprio nome e logo di En Marche!. Non sarebbe quindi un caso che lo slogan scelto da Renzi per la appena trascorsa campagna elettorale fosse #avanti; per alcuni un visibile richiamo al collega d’Oltralpe.

Elezioni politiche italiane, Renzi: e se fosse Senato o Farnesina?

Anche un altro quotidiano, Il Tempo, ha indagato sui rumors interni al Pd con l’obiettivo di capire cosa sta succedendo in casa dem; e, soprattutto, intuire le future mosse dell’ex presidente del Consiglio. “Se dopo il 4 dicembre abbiamo sbagliato a dargliele tutte vinte stavolta non rifaremo più lo stesso errore; in molti stanno già uscendo allo scoperto e nelle prossime settimane si spera che anche pezzi della maggioranza renziana del partito prendano coscienza che così non si può più andare avanti”, dicono amareggiati dal Nazareno, ma con un occhio già puntato al futuro.

Il problema però è che Renzi potrebbe aver già una strategia ben delineata e bruciare tutti sul tempo; sono in tanti a pensare che il segretario abbia rassegnato solo delle “dimissioni fake”. E che sia già pronto per un “congresso lampo” che lasci nuovamente poco spazio al confronto e poco tempo a chi vuole metterlo all’angolo di acquisire i mezzi per farlo. Obiettivo? Riprendere in mano la leadership ora che ha ancora il controllo sugli organismi dirigenti del partito e i nuovi eletti, in modo tale da farsi rieleggere segretario e ripartire da zero con le europee; “La strategia di Matteo Renzi è esattamente questa”, hanno confermato fonti dem interne. Ma le indiscrezioni non finiscono qui: c’è anche chi sostiene che Renzi stia puntando ad avere – e questo sarebbe il piano B – un ruolo di peso nel prossimo Parlamento o governo. Come ad esempio quello di presidente di Palazzo Madama o ministro, magari proprio alla Farnesina.

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L'autore: Giulia Angeletti

Giornalista pubblicista classe 1989, laureata in Scienze Politiche, "masterizzata" presso la Business School del Sole 24 Ore, attualmente è addetta stampa e redattrice per Termometro Politico. Affascinata dal mestiere più bello del mondo e frustrata dalla difficoltà di intraprendere più seriamente questa professione, pianifica numerosi "piani B" per poter sbarcare il lunario nel settore della comunicazione. Ama informarsi e leggere, odia avere poco tempo per farlo. Su Twitter è @GiuliaAngelett3
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