Sondaggi politiche 2018: l’analisi Swg sul flusso dei voti nelle regionali del Lazio
Sondaggi politiche 2018: l’analisi Swg sul flusso dei voti nelle regionali del Lazio
Una delle note positive per il Pd di queste disastrose Politiche ha un nome e cognome: Nicola Zingaretti. Il governatore del Lazio è stato rieletto sul filo di lana ma ha dato una boccata d’ossigeno ad un partito in preda al caos.
Secondo l’analisi sul flusso dei voti nelle regionali del Lazio, Zingaretti ha preso più voti della coalizione che lo sosteneva. I laziali hanno quindi votato più l’uomo che i partiti che aveva dietro. Segno di una fiducia totale. Non solo. Zingaretti ha attratto anche i voti di chi alla Camera ha optato per i Cinque Stelle (117 mila voti) e per il centrodestra (66 mila voti).
La fedeltà del popolo di centrosinistra nei suoi confronti è concreta (83% di chi ha votato la coalizione alla Camera). Più del candidato di centrodestra Stefano Parisi (solo 70,5% di “fedeli”) e della pentastellata Roberta Lombardi (72%).
Un “affetto” che ora Zingaretti vuole sfruttare per conquistare il Nazareno. In un’intervista a Repubblica, il presidente della Regione Lazio ha annunciato che correrà per la segreteria dem. “Io ci sarò. Anche alle primarie, non escludo nulla”. Il manifesto politico è già pronto. “Buona amministrazione e rilancio dello spirito dell’Ulivo”. E una parola d’ordine: “Rigenerazione”.
Sondaggi politiche 2018: nota metodologica
In attesa di diffusione.