Elezioni comunali 2018: dove e quando si vota in Italia
Elezioni comunali 2018: dove e quando si vota in Italia
Dopo le elezioni politiche del 4 marzo il 2018 sarà anche l’anno delle elezioni comunali. Doppio appuntamento elettorale in quello che potrebbe essere passare alla storia come un anno decisivo per la politica italiana.
Elezioni comunali, i comuni al voto
Nel 2018 si voterà per le elezioni amministrative in un totale di 762 comuni. Di questi 18 sono i capoluoghi di provincia. Oltre ad Ancona capoluogo di regione si voterà ad Avellino, Barletta, Brescia, Brindisi, Catania, Imperia, Massa, Messina, Pisa, Ragusa Siena, Siracusa, Sondrio, Trapani, Treviso, Udine, Vicenza, Viterbo. E di questi sono 6 i comuni che superano i 100 mila abitanti: Ancona, Siracusa, Catania, Messina, Vicenza e Brescia. Del totale dei 762 comuni fanno parte comuni grandi che non rientrano tra i comuni capoluogo di provincia tra cui Ivrea, Torre del Greco, Imola, Formia, Bisceglie, Licata, Anzio, Pomezia e Iglesias.
Elezioni comunali, al voto tra maggio e giugno?
In quale data si andrà al voto per le elezioni comunali? Partiamo dalle precedenti amministrative del 2013. Cinque anni fa si è votato il 26 e 27 maggio 2013. Tranne in Friuli dove si è votato il 21 e 22 aprile 2013 e in Sicilia dove si è votato il 9 e 10 giugno 2013. Compete al Ministero dell’Interno fissare la data delle prossime elezioni. Intanto ricordiamo che si voterà, come per le elezioni politiche, in un solo giorno ovvero di domenica. Alcuni osservatori reputano probabile come data del voto domenica 27 maggio o domenica 3 giugno 2018. Considerando che a distanza di quindici giorni dal primo turno sarà fissata la data per i ballottaggi.
Elezioni comunali, data voto in Friuli Venezia Giulia
In Friuli Venezia Giulia i 19 comuni interessati dalle elezioni comunali, tra cui anche il capoluogo Udine, voteranno in occasione delle elezioni regionali fissate per il prossimo 29 aprile 2018. Possibili ma incerte le elezioni nei comuni italiani dove nel 2017 non si è votato per assenza di candidature. Si tratta Austis e Soddì (Sardegna), Cencenighe (Veneto), Elva (Piemonte), Faeto (Puglia), Penna San Giovanni (Marche) e San Luca (Calabria).
Elezioni comunali, dato del M5S
Analizzando il voto delle elezioni politiche e l’affermazione del Movimento 5 Stelle c’è chi ha fatto notare che i comuni amministrati dai 5 Stelle non rientrano tra i comuni con le percentuali più alte. L’osservazione riguarda i comuni di Torino, Roma e Livorno. C’è chi vede nel dato una sorta di effetto indebolimento per il Movimento 5 Stelle nel momento in cui è al governo delle amministrazioni locali. Tra qualche mese sarà possibile valutare nuovi elementi alla luce delle elezioni comunali 2018. Inoltre sarà molto interessante annotare se sulle elezioni comunali prevarrà l’onda lunga del successo delle politiche. Oppure l’elettore, come successo in passato, determinerà il consenso con altri criteri di valutazione.
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Elezioni comunali, centrodestra e PD
Tutte le forze politiche sono chiamate a considerare con molta attenzione le loro mosse in ottica elezioni comunali. La compattezza del centrodestra a livello nazionale potrà essere un criterio di valutazione per chi vorrà votare i candidati della coalizione che saranno proposti alle elezioni amministrative. Il Partito Democratico per il quale si annuncia un congresso in primavera dovrà fare i conti con la sovrapposizione tra la campagna congressuale e la campagna elettorale amministrativa. Tutti elementi che potrebbero incidere sulle dinamiche di voto finendo per influenzare la scelta degli elettori alle elezioni comunali.
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