Elezioni politiche italiane 2018: Mattarella chiede mediazione
Nessuno ha vinto queste elezioni; certo, Movimento 5 Stelle e Lega hanno incrementato in modo evidente i propri consensi rispetto al recente passato. Tuttavia, è bene ribadirlo, per trovare una maggioranza bisognerà uscire dagli schemi di partenza. Che si dovrà per forza coinvolgere almeno uno tra 5 Stelle e Carroccio poi è un altro dato di fatto.
Lo sa bene il Presidente Mattarella che, quindi, ieri ha chiesto, come gli impone il ruolo, “senso di responsabilità” alle forze politiche. Un appello per niente drammatico, d’altronde, le urne si sono appena chiuse e gli appuntamenti importanti in ottica esecutivo ancora solo in programma. Più un “richiamo alla realtà” quello del Colle; magari strizzando l’occhio a qualcuno che fa le “bizze” chiudendo le porte al dialogo che, nell’ottica del Quirinale, equivale a condannare il paese all’instabilità. Finora i mercati sono stati teneri ma, si sa, non hanno molta pazienza, soprattutto, quando si tratta d’Italia.
Elezioni politiche italiane 2018: Mattarella chiede mediazione
“Condivido la necessità di anteporre gli interessi generali alle dinamiche tra partiti. Il M5S è pronto ad assumere quel ruolo di forza di governo che è emerso dalle elezioni”. Così il Ministro dei rapporti con il Parlamento 5 stelle – in pectore, è ovvio – Riccardo Fraccaro si è allineato al pressing di Mattarella in un’intervista a Quotidiano.net. “Ci siamo rivolti a tutte le forze politiche per affrontare le emergenze del Paese; ora sta a loro rispondere a questa importante apertura che dimostra il nostro senso di responsabilità” ha continuato.
Anche Salvini ha dato ragione al Capo dello Stato, raggiunto dalla Stampa, “io dialogo con tutti mi hanno chiesto di dialogare con tutti e dialogo con tutti; poi c’è un programma scelto dagli italiani”.
Mancano ancora una ventina di giorni all’inizio delle consultazioni; adesso, è facile allinearsi con gli inviti al “buonsenso”. D’altra parte, nessuno degli attori in campo si è ancora mosso dalla postura della campagna elettorale. Probabile stallo alle porte. Detto ciò, bisognerà aspettare lunedì e la direzione del Pd per sapere qualcosa di più. Finora – in via ufficiale – tutti nel Pd hanno escluso ogni apparentamento con i 5 stelle a parte Michele Emiliano. Senza un “sacrificio” Dem (il de profundis potrebbe essere determinato anche da un avvicinamento al centrodestra), col pallottoliere tra le mani, a Mattarella resta solo l’asse Movimento-Lega.