Elezioni politiche italiane 2018: Toti premier, la Lega ‘snobba’ Zaia

Pubblicato il 9 Marzo 2018 alle 18:35 Autore: Giuseppe Spadaro
Sondaggi politici Swg: centrodestra, Toti supera Berlusconi

Elezioni politiche italiane 2018: Toti premier, la Lega ‘snobba’ Zaia

La Lega parte da un punto fermo: il sorpasso su Forza Italia alle elezioni politiche. La Lega targata Salvini è la prima forza politica del centrodestra che a sua volta è la coalizione più votata nel Paese.

Elezioni politiche italiane 2018, premier Salvini

Senza dubbio l’affermazione della Lega è sinonimo del successo politico ottenuto dal suo segretario Matteo Salvini. Ha traghettato e portato alla vittoria una forza politica in difficoltà facendole superare i confini territoriali storici e proiettandola verso il governo del Paese. Il passaggio verso il Governo sarà a sua volta il risultato di tappe che sono appena iniziate. Una cosa è certa: gli alleati hanno riconoscono a Salvini la leadership piena.

Elezioni politiche italiane 2018, altre ipotesi in casa Lega

Roberto Maroni ha spiegato a chiare lettere che non ci sono alternative al nome di Salvini come premier, almeno in casa Lega. Non viene neanche presa in considerazione l’ipotesi Zaia sebbene tutta la Lega guardi a Zaia come ad una risorsa. In parallelo alla formazione del governo c’è un’altra discussione che prende corpo nel centrodestra. La nascita o la costituzione del partito unico in cui far confluire Lega e Forza Italia. Se ne parla da tempo ma oggi la prospettiva è rovesciata visto che sarebbe la Lega a determinarne la linea.

Elezioni politiche italiane 2018, Toti e l’asse con Salvini

Sia in tema di premiership che di dibattito interno sul partito unico del centrodestra si fa strada il nome di Giovanni Toti. Il presidente della Regione Liguria è da tempo uno degli esponenti azzurri di Forza Italia più in asse con la linea della Lega di Salvini. Nell’analizzare il voto ha apertamente criticato il metodo di selezione dei candidati del suo partito. Rilanciando l’idea del partito unico si è comunque detto convinto della necessità di rinnovare l’area moderata di cui è parte. Quella che ‘in molti casi in queste elezioni – ha affermato Giovanni Toti – nelle nostre liste è mancata’.

Elezioni politiche italiane 2018, mossa a sorpresa

Sembra che proprio Toti possa essere la carta a sorpresa di Salvini. Potrebbe proporre Toti per allargare il perimetro della coalizione con cui governare. Infatti mentre il PD avrebbe difficoltà ad accettare l’apertura ad un governo targato Salvini le cose potrebbero cambiare se il premier fosse una figura più moderata. Toti? Perché no? In questo modo il PD accoglierebbe l’appello alla responsabilità lanciato dal Presidente della Repubblica Mattarella. E per lo stesso Berlusconi sarebbe difficile dire no ad un governo guidato da un rappresentante di Forza Italia.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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