Elezioni politiche 2018: Porcellum e Consultellum non avrebbero dato maggioranza

Pubblicato il 9 Marzo 2018 alle 21:44 Autore: Giuseppe Spadaro
Elezioni politiche 2018 Porcellum e Consultellum non avrebbero dato maggioranza

Elezioni politiche 2018: Porcellum e Consultellum non avrebbero dato maggioranza

La ricerca di una maggioranza per formare il nuovo governo sarà il tema politico delle prossime settimane. Cosa sarebbe successo se si fosse votato con i precedenti sistemi elettorali? A rivelarlo è uno studio dell’Istituto Cattaneo di Bologna.

Elezioni politiche 2018, nessuna maggioranza al Senato

Con i risultati del 4 marzo non ci sarebbe stata una maggioranza neanche se si fosse votato col Porcellum o con il Consultellum. A dirlo è una simulazione del’Istituto Cattaneo. Il Porcellum avrebbe reso necessarie le larghe intese al Senato, proprio nel 2013. Con l’Italicum avrebbe avuto la maggioranza la coalizione vincente al ballottaggio tra centrodestra e M5S. Il Porcellum avrebbe provocato la mancata maggioranza al Senato, dove il premio è attribuito su base regionale.

Elezioni politiche 2018, la difficile maggioranza

Lo stesso dicasi con il Consultellum con cui pure, vista l’impostazione proporzionale, si sarebbe avuta una situazione simile a quella attuale. L’Italicum, come detto, nella versione licenziata dal Parlamento avrebbe dato la maggioranza assoluta cioè 340 deputati alla coalizione vincente al ballottaggio.

Elezioni politiche 2018, variabili della legge in vigore

Come spiegano da fonti dello stesso Istituto Cattaneo ogni simulazione è da prendere con cautela. Perché il sistema di voto diventa una variabile che condiziona la scelta degli elettori. Infatti in base alla legge elettorale ogni forza politica  varia l’impostazione del messaggio per gli elettori.

Elezioni politiche 2018, Mattarellum

Il Mattarellum non è stato neanche preso in considerazione per l’eccessiva differenza di impostazione. Visto lo scenario tripolare il tema della governabilità può passare da corretti dei sistemi di voto o essere rimandata ad alleanze parlamentari dopo il voto. L’approvazione di una eventuale nuova legge elettorale potrebbe essere l’obiettivo di un prossimo governo di scopo che però presuppone l’individuazione di un sistema di voto idoneo per superare lo stallo.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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