Elezioni politiche italiane 2018: brogli esteri, hanno votato i morti?

Pubblicato il 10 Marzo 2018 alle 14:21 Autore: Guglielmo Sano
elezioni politiche italiane

Elezioni politiche italiane 2018: brogli esteri, hanno votato i morti?

Ancora ombre sul voto degli italiani all’estero. Nell’ultima puntata di Striscia la Notizia, infatti, è andato in onda un servizio su dei presunti brogli avvenuti in Australia. A denunciare gravi irregolarità il candidato al Senato Nicola Brienza: “in Australia è possibile accedere alle cassette postali dei cittadini e prendere i plichi elettorali. Ho chiesto ad associazioni che mi hanno aiutato in queste elezioni di constatare di persona; hanno sottratto i plichi dalle cassette della posta e hanno dimostrato che era possibile inserire un voto su schede elettorali che non gli appartenevano”. Inoltre, riferisce sempre Brienza, in Australia continuano ad arrivare i plichi alle persone decedute; per cui è possibile che qualcuno abbia votato al posto loro.

Elezioni politiche italiane 2018: brogli esteri, hanno votato i morti?

Ad ogni tornata elettorale il voto dei residenti fuori dai confini nazionali non manca di suscitare sospetti. Per quanto riguarda le ultime politiche, l’inchiesta della trasmissione Mediaset è stato preceduta da altre due realizzate dal programma Le Iene.

Nella prima si mostravano le fasi di quella che appare come una vera e propria compravendita di schede avvenuta a Colonia; Digos e Procura di Roma hanno sequestrato il filmato e stanno indagando. Nel frattempo, dalla Farnesina si rileva che le schede mostrate non sembrano regolari (in pratica, sarebbero inutilizzabili) e la tipografia del servizio non è quella autorizzata dal ministero per stampare le schede in Germania.

La seconda, invece, si concentra sulle operazioni di spoglio dei voti avvenute a Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma, che non si sarebbero svolte in modo corretto. Un po’ come per il voto in Italia, anche per il voto estero, gli scrutatori devono controllare che al codice del plico corrisponda quello dell’elettore; nel servizio si mostra un Presidente di seggio che mette la scheda nell’urna senza effettuare questo passaggio fondamentale per accorgersi di eventuali contraffazioni.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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