Chi è Rosy Guarnieri la deputata leghista morta per malattia
Chi è Rosy Guarnieri la deputata leghista morta per malattia.
Una donna tenace e combattiva, anche per questo soprannominata “zarina verde”. Ecco chi è Rosy Guarnieri, la deputata della Lega appena eletta in Parlamento, scomparsa nel weekend dopo aver lotatto contro una lunga malattia. Aveva 66 anni. Di origini siciliane, ex sindaco di Albenga, Rosalia Guarnieri non ce l’ha fatta ed è morta nell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Fu proprio in Liguria che nel 2010 venne eletta sindaco di Albenga. Della sua forza e determinazione sono stati testimoni tutti, anche gli esponenti dei partiti politici avversi.
Non è un caso che una sua battaglia le costò il posto di primi cittadino; ma lei ha proseguito con le sue idee, fino all’elezione in Parlamento avvenuta una settimana fa, anche grazie all’eccellente risultato del centrodestra ottenuto nella regione Ligure. Il compito di sostituirla spetterà a Lorenzo Viviani. “Questo è il momento del ricordo e del raccoglimento”, ha commentato. “Rosy Guarnieri era una figura di riferimento, sotto l’aspetto politico e umano”.
Chi è Rosy Guarnieri: dal 2001 al 2018, una carriera nella Lega
Originaria di Caltanissetta, Rosalia Guarnieri entrò a far parte della Lega nel 2001. E nel 2010 macinò due record in un colpo sole. Diventando il primo sindaco donna leghista del comune ligure. Proprio nella regione la Guarnieri acquisì un ruolo importante come paladino ed rappresentante leghista, assumendo il ruolo di consigliere e assessore, sempre nella “città delle cento torri”.
La sua determinazione fu esemplare, soprattutto quando si trattava di portare avanti temi delicati, soprattutto in seno al partito. Infatti, fu proprio lei a inaugurare la più grande moschea della Liguria assieme alla comunità islamica. “Per le mie idee, che rivendico con orgoglio, so bene di essere stata dipinta come appartenente a un movimento razzista”, disse. “Nulla di più falso. Lo abbiamo dimostrato con le parole e i fatti”. Quindi concluse definendo Albenga “città dell’accoglienza, terra di migranti e di opportunità”. Parole dure e coraggiose, che però le costarono il posto da sindaco e diverse frizioni da parte di alcuni esponenti di quel partito.
Per il comune che l’ha adottata e amata, la Guarnieri ha affrontato altre battaglie, forse meno chiacchierate dal punto di vista mediatico. Operando interventi principalmente legati alla sicurezza e al commercio.
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Chi è Rosy Guarnieri: il ricordo
Matteo Salvini ha commentato la triste notizia postando una foto che li ritrae assieme. “Buon viaggio Rosy. Hai fatto in tempo a gioire per la vittoria della tua Lega, anche nella tua amata Albenga, e ci hai salutato. Una preghiera e un sorriso. Aiutaci da Lassù”.
Commozione anche da parte di un altro deputato leghista ligure, Edoardo Rixi. “Cara Rosy, ci mancherai moltissimo. Rimarrai sempre un esempio di determinazione e coraggio per tutti noi. Un abbraccio fortissimo per questo tuo ultimo viaggio. Grazie per tutto ciò che hai fatto”.
Tra i commenti di cordoglio, non poteva non mancare quello di Giorgio Cangiano, attuale sindaco di Albenga. “Seppur con pensieri politici opposti a Rosy, non le si può non riconoscere grande forza e determinazione. Alcune battaglie le abbiamo condotte assieme; ma anche quando così non è stato, lei ha agito sempre con grande chiarezza e lealtà. Amava Albenga. E ritengo che oggi alla nostra città sia venuto a mancare un punto di riferimento molto importante”.
Rosalia Guarnieri lascia il marito Franco Vairo e le due figlie, Micaela e Tatiana. I funerali si svolgeranno nella mattinata di martedì 13 marzo alle ore 10.30; nella Chiesa della Santissima Annunziata a Bastia d’Albenga. La famiglia ha chiesto di donare, al posto dei fiori, offerte all’associazione Basta Poco Onlus, che fornisce assistenza ai malati terminali e alle loro famiglie.