Elezioni politiche 2018: accise sulla benzina, Salvini ‘le cancelleremo subito’
Matteo Salvini alla scuola politica della Lega con un intervento a tutto campo; non solo le prospettive su maggioranza e governo, il leader del Carroccio si è soffermato anche su un tema che, per quanto annoso, preoccupa il suo elettorato e non solo: quello delle accise sul carburante. Se gli verranno date le chiavi di Palazzo Chigi tra le priorità ci sarà anche “cancellare le 7 accise che partono dal 1935”. Salvini continua evidenziando la paradossalità della quota di tasse che pesa sul costo di benzina e diesel: “pare che la Guerra in Etiopia sia conclusa”. Non sarà “un cambiamento radicale per il mondo” ha poi sottolineato; di certo, sarebbe “un’opera di giustizia e trasparenza”.
Sul tema si era già soffermato durante le ultime battute della campagna elettorale. In un’intervista a Radio24, per esempio, aveva detto: “per una questione di buon senso e per aiutare tutti bisogna eliminare le accise più antiche; non salva la vita a nessuno ma è immorale che chi fa benzina paga ancora la guerra in Etiopia”.
Elezioni politiche 2018: accise sulla benzina, Salvini ‘le cancelleremo subito’
Il prezzo della benzina si divide in tre parti: il costo netto del combustibile (incluso il guadagno dei gestori della stazione di rifornimento) l’Iva (al 22%) e, appunto, le accise, cioè una forma di imposta sui consumi. Queste ultime pesano per più di un terzo sul costo del carburante in quanto composte da diverse imposte di scopo, ossia delle tasse che i governi impongono per raggiungere determinati obiettivi. Oltre a quelle più antiche, ricordate da Salvini nel video, se ne contano altre 9. Tanto per citarne alcune si va da quella relativa al finanziamento della missione in Bosnia a quella imposta per il rinnovo dei contratti dei ferrotranvieri; da quella relativa al decreto “Salva Italia” al finanziamento della ricostruzione successiva al terremoto in Emilia.