Obbligo vaccini scuola: scaduto il termine, multe fino a 500 €
Obbligo vaccini scuola: scaduto il termine, multe fino a 500 €.
Come stabilito dal decreto legge n. 73/2017 riguardante l’obbligo dei vaccini per accedere alla scuola, il 10 marzo è stato l’ultimo giorno disponibile per presentare la documentazione inerente. Va ricordato che i vaccini obbligatori sono 10 su 14 totali indicati dalla legge; con i restanti 4 che, seppur non obbligatori, risultano fortemente consigliati. Ma cosa succede se non ci si è sottoposti alla vaccinazione obbligatoria per continuare a frequentare le scuole? Sotto questo aspetto il chiarimento è arrivato direttamente dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Ma andiamo con ordine e vediamo le possibili sanzioni e le conseguenze nel caso non si sia rispettato il termine del 10 marzo.
Obbligo vaccini scuola: cosa dice la legge
Per quanto riguarda l’obbligo vaccinale per accedere agli istituti scolastici, bisogna far riferimento al decreto legge n. 73/2017. In particolare l’articolo 3, che di fatto sollecita i dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche private e non a richiedere a genitori e tutori dei figli tra 0 e 16 anni la documentazione che provi l’effettuazione della vaccinazioni obbligatorie. Quindi si legge che “la mancata presentazione della documentazione nei termini previsti è segnalata dai dirigenti scolastici e dai responsabili educativi all’azienda sanitaria locale” entro i 10 giorni successivi al termine stabilito dalla legge. Sarà poi la stessa azienda sanitaria locale a provvedere “agli adempimenti di competenza”.
Vaccini obbligatori: Corte Costituzionale dichiara infondati i ricorsi.
Qualora l’obbligo vaccinale non venga rispettato, come riporta il comma 4 dell’art. 1 del suddetto decreto legge, ai genitori “è comminata la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 € a 7.500 €”. Va infine ricordato che per le scuole dell’infanzia “la presentazione della documentazione costituisce requisito di accesso”. Cosa che non vale per gli altri livelli d’istruzione.
Obbligo vaccini scuola: obbligatori e fortemente consigliati
I vaccini inclusi nel testo della legge sono in tutto 14. Di questi 10 sono obbligatori, mentre gli altri 4 restano “fortemente consigliati”. Quali sono i 10 vaccini obbligatori? È presto detto.
- Anti-polio;
- Antidifterica;
- Antitetantica;
- Anti-epatite B;
- Anti-pertosse;
- Anti-Haemophilus influenzae tipo B;
- Anti-morbillo;
- Anti-Rosolia;
- Anti-parotite;
- Anti-varicella.
Di seguito, le 4 vaccinazioni fortemente consigliate, ma non obbligatorie.
- Anti-meningococco B;
- Anti-meningococco C;
- Anti-pneumococco;
- Anti-rotavirus.
Obbligo vaccini scuola: che succede dopo la scadenza del 10 marzo?
Archiviato il termine ultimo per presentare la documentazione relativa all’obbligo vaccinale, sembra che manchino all’appello più di 30 mila studenti. Per chi è compreso nella fascia 0-6 anni, si apre uno spiraglio al fine di continuare l’attività didattica e la frequentazione dell’istituto. Come chiarito dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, sarà sufficiente presentare la documentazione che testimoni una data di prenotazione alla Asl per effettuare le vaccinazioni successiva al 10 marzo. Presentando questo documento si potrà continuare a frequentare la scuola primaria e gli asili nido. In caso contrario, non sarà possibile accedere agli istituti scolastici, come stabilito dalla legge.
Differente il discorso per i ragazzi compresi tra i 7 e i 16 anni. Per loro la frequenza degli istituti scolastici può proseguire; ma ai richiami delle Asl possono seguire sanzioni pecuniarie che arrivano fino a 500 euro.