Reddito di cittadinanza: requisiti e importo, M5S ‘si finanzia da solo’
Reddito di cittadinanza: requisiti e importo, M5S ‘si finanzia da solo’
Mentre si discute della prossima eventuale formazione di un governo, ogni forza politica muove i primi passi. Ogni intervento diventa un segnale ed allo stesso tempo una indicazione per il futuro. Potrebbe essere letta in questa direzione la nota a firma di Pasquale Tridico pubblicata sul blog delle stelle. Nel post dal titolo ‘il lavoro di cui ha bisogno l’Italia’ vengono indicate 5 priorità in tema di lavoro e welfare. Tridico è professore di diritto del lavoro all’Università Roma Tre indicato da Luigi Di Maio come prossimo ministro del lavoro e del welfare nell’eventuale esecutivo a 5 Stelle.
Reddito di cittadinanza, iscrizione ai centri per l’impiego
Per Tridico il reddito di cittadinanza, di cui si è parlato molto, deve essere ‘un reddito minimo condizionato alla formazione e al reinserimento lavorativo’. Un contributo dello Stato ‘a chi oggi non raggiunge la soglia di povertà’ in cambio ‘dell’impegno a formarsi e ad accettare almeno una delle prime tre proposte di lavoro’. Con l’obiettivo di aumentare di 1 milioni di persone la platea di coloro che oggi non cercano lavoro facendole diventare disponibili a lavorare. ‘Con l’iscrizione ai centri per l’impiego – spiega Tridico – andranno così ad aumentare il tasso di partecipazione della forza lavoro’.
Reddito di cittadinanza, quanto costa e come si finanzia
L’aumento della partecipazione della forza lavoro, secondo l’analisi del Professore, permetterà di rivedere al rialzo l’output gap, cioè la distanza tra il Pil potenziale dell’Italia e quello effettivo, perché 1 milione di potenziali lavoratori saranno di nuovo conteggiati nelle statistiche Istat. Se aumenta il Pil potenziale sarà possibile mantenere lo stesso rapporto deficit/Pil potenziale, cioè il cosiddetto ‘deficit strutturale’. Quindi si spenderebbero circa 19 miliardi di euro in più di oggi. Il reddito di cittadinanza costa 17 miliardi complessivi, compresi i 2,1 miliardi per rafforzare i centri per l’impiego, e potrebbe quindi finanziarsi interamente grazie ai suoi effetti sul tasso di partecipazione della forza lavoro.
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Reddito di cittadinanza e altri punti chiave su lavoro e welfare
Insieme al reddito di cittadinanza gli altri punti chiave citati da Pasquale Tridico sono gli investimenti dello Stato con una soglia minima per il sud fissata al 34%. Il salario minimo anche per dare impulso alla domanda interna. Il cosiddetto ‘Patto di Produttività’ tra lavoratori, governo e imprese al fine di rilanciare salari soprattutto nei settori dove si interverrà con la riduzione del cuneo fiscale. Infine il punto citato è la ‘robotizzazione’ una sfida da gestire politicamente. Primo passo per aumentare l’occupazione e incentivare la riorganizzazione produttiva delle imprese è ‘la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario’.
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