Elezioni politiche 2018: Governo Lega-M5S, Salvini apre, Di Maio nega accordi
Elezioni politiche 2018: Governo Lega-M5S, Salvini apre, Di Maio nega accordi
“Tutti mi hanno chiesto cosa cosa succede in Italia è la mia risposta è stata quella ovvia: non so”. Così Pier Carlo Padoan, al termine della riunione dell’Ecofin, ha riassunto le difficoltà dell’attuale quadro politico italiano. In realtà, nonostante i tentennamenti e le incertezze dei partiti, i possibili scenari sono noti. Uno di questi vede proprio il Partito Democratico di Padoan a sostegno di un governo del Movimento 5 Stelle.
Tuttavia, anche se dell’ipotesi si parla e si continuerà a parlare, dopo le parole del Ministro dell’Economia l’intesa sembra più lontana; Padoan “avvelena i pozzi” ha, infatti, ribattuto Luigi Di Maio. Tra l’altro, sembra chiudere al dialogo anche il “traghettatore” del Pd, l’ ormai ex ministro Maurizio Martina, a cui non è piaciuto il commento del candidato premier pentastellato; “Di Maio dovrebbe accorgersi che il tempo della propaganda è finito”.
Elezioni politiche 2018: Governo Lega-M5S, Salvini apre, Di Maio nega accordi
Allora ecco che, mentre si raffredda la pista che porta all’asse tra pentastellati e Dem, si riscalda quella della convergenza tra 5 stelle e Lega. Antefatto. Nel corso di un incontro a Palazzo Grazioli, Berlusconi e Giorgia Meloni hanno dato mandato a Matteo Salvini per condurre le negoziazioni per l’elezione dei presidenti delle Camere con Pd e Movimento. Nello stesso incontro i leader della coalizione hanno escluso qualsiasi accordo con il Pd; anche qui, però, gli alleati della Lega farebbero bene a guardarsi le spalle.
In pratica, il Centrodestra è tutto tranne che compatto. Infatti, la tensione starebbe crescendo in fretta, soprattutto, tra i forzisti; le trattative tra 5 stelle e Carroccio, infatti, sarebbero già cominciate sulla base di abolizione della Fornero, reddito di cittadinanza (allo studio una versione “light”) e rafforzamento delle autonomie regionali. Nel frattempo, Salvini continua a strizzare l’occhio a Di Maio in pubblico – anche se entrambi continuano a negare l’evidenza – e fa sedere al tavolo delle trattative “il pontiere” Giancarlo Giorgetti.