Rinnovo contratto sanità: trattativa per aumento è ferma, i dettagli.
La trattativa per aumenti e risposte su risorse economiche legate al rinnovo contratto sanità è in stallo. E rischia di restarci per un po’. Come si apprende da un comunicato intersindacale, infatti, Governo e Regioni hanno rifiutato di fornire risposte certe alle risorse economiche disponibili; questo ha fatto sì che la trattativa per il rinnovo del contratto sanità sia stata messa in un vicolo cieco; dopo 3 riunioni in 3 settimane. Per difendere la dignità degli operatori del comparto, i rappresentanti dei sindacati hanno abbandonato il tavolo politico. E restano in attesa di risposte soddisfacenti. Un allontanamento questo, che va a rappresentare un’estensione dello sciopero. Peraltro recentemente sospeso per senso di responsabilità.
Rinnovo contratto sanità, trattative bloccate: il comunicato intersindacale
Il comunicato che andremo a leggere di seguito è stato firmato da tutti i sindacati del settore. Tra i firmatari spuntano Anaao Assomed, Aaroi Emac, Cimo, FP Cgil Medici e Dirigenti SSN; Federazione Veterinari e Medici; Fassid, Cisl Medici, Fesmed, Anpo-Ascoti-Fials Medici; Uil FPL Coordinamento nazionale aree contrattuali medica, veterinaria sanitaria.
Il comunicato parte subito andando dritto al punto. “Dopo 22 giorni e 3 riunioni, la trattativa per il rinnovo del contratto della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria per il triennio 2016-2018 è rimasta inchiodata al punto di partenza; dal rifiuto delle Regioni e del Governo di dare certezza alle risorse economiche disponibili”. Queste risorse, “per quanto palesemente insufficienti rispetto alla perdita subita, non possono essere inferiori a quanto concesso dallo stesso datore di lavoro per altri settori del pubblico impiego e del mondo sanitario”.
Ovviamente ci si focalizza sui 9 anni di blocco contrattuale e salariale. Con un peggioramento delle condizioni del lavoro. Nonostante questo, “non si chiedono più risorse degli altri; ma semplicemente di non averne meno di quanto concesso ad altre categorie professionali del mondo sanitario e della PA”.
Rinnovo contratto sanità: i sindacati abbandonano il tavolo politico
“Appare pretestuoso nascondere dietro un no immotivato del signor MEF una questione economica; la cui soluzione richiede non l’arguzia dell’azzeccagarbugli, quanto il buonsenso e la volontà politica”. Pertanto, nel rispetto e per senso di responsabilità nei confronti dei colleghi che contribuiscono a tenere in piedi i residui della sanità pubblica, “le Organizzazioni Sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria consentono a proseguire il confronto contrattuale in sede meramente tecnica”.
Al tempo stesso, “i legali rappresentati delle Organizzazioni Sindacali, titolari della rappresentatività politica e del potere di firma, abbandonano il tavolo sino a che non si avranno risposte soddisfacenti; per rimarcare con tale allontanamento una protesta che aveva spinto allo sciopero; sospeso per quel senso di responsabilità che la parte datoriale sembra voler umiliare”.