Un’esplosione della tassazione ed una contrazione dei valori di mercato. E’ questo il quadro che emerge a proposito della situazione delle abitazioni, secondo le rilevazioni effettuate dalla Cgia di Mestre, prendendo in considerazione l’ultimo quinquennio.
VALORE CATASTALE E TASSE – Secondo le rilevazioni Cgia, il valore economico delle abitazioni è sceso mediamente del 15%, passando – per una casa di tipo civile, con categoria catastale A2 – da quasi 200 mila euro del 2010 a poco meno di 170 mila nel 2014. Al contrario, la tassazione sulle case è più che raddoppiata, passando da una media di 300 euro agli attuali 611. Cifre poco dissimili per le abitazioni di tipo economico, di categoria catastale A3: riduzioni simili per il valore catastale, sebbene l’aumento della tassazione si sia fermato “appena” all’88%. Il tutto in un periodo in cui – rileva la Cgia – l’inflazione è aumentata del 7.3%.
LE TASSE PESANO DI PIU’ – Di fronte a tali cifre, ciò che balza agli occhi è il notevole aumento del peso della tassazione in rapporto al valore delle case. Se prima l’incidenza del Fisco era dell’1.5 per mille – sia per le abitazioni A2 che per quelle A3 – ora si è giunti oltre il 3 per mille: per la precisione, 3.6 per abitazioni A2 e 3.3 per abitazioni A3. Un valore più che raddoppiato.
Massimo Borrelli