Crollano le richieste di ore di cassa integrazione, ma il lavoro resta precario. I dati del rapporto Cisl sugli occupato e di quello Cgil sulla cassa integrazione presentano una panoramica del mondo del lavoro assolutamente critica.
POSTI DI LAVORO A RISCHIO – Secondo il rapporto Cisl, ogni mese ci sono più di 10 mila persone a rischio di perdita del proprio posto di lavoro. Il calcolo annuale è presto fatto: nel 2014 i posti di lavoro a rischio nel settore della manifattura e delle costruzioni sono circa 140 mila. I quali si aggiungo agli oltre 900 mila – di cui quasi il 60% al Sud – persi nei sei anni di crisi economica. Il dato 2014 è peggiore rispetto alle stime 2013, con un aumento di 13 mila posti a rischio (+11%).
CALA LA CASSA – Secondo il rapporto Cgil, le ore di cassa integrazione autorizzate a giugno sono di circa 74 milioni, con un calo del 23%. Sebbene questa sia – come sottolineato dalla stessa Cgil – “la richiesta più bassa degli ultimi 12 mesi”, ci sono settori in cui, come evidenziato dalla Uil, la richiesta di cassa integrazione sale. Tra questi spiccano l’artigianato (+50,2%) e il commercio (+12,4%), mentre calano nell’industria (-32,3%) e nell’edilizia (-10,2%). Secondo la Cgil, per il periodo gennaio-giugno la cassa ha interessato oltre 540 mila lavoratori, con una perdita di più di 3.900 euro per lavoratore. Tra i lavoratori in cassa, oltre 300 mila sono in cigs (cassa integrazione straordinaria) mentre 112 mila sono in cigd (cassa in deroga). Sempre secondo la Cgil, a giugno si è registrato un lieve calo della cassa ordinaria (+0,97% su maggio, -28,46% su sei mesi), una “conferma che la congiuntura a breve è leggermente migliorata”. Diminuisce anche la cigs (-41,43% ma +20,08% nell’arco dell’intero primo semestre 2014). La Cgil frena però i facili entusiasmi sulla riduzione delle ore: “va considerato che ormai siamo al quarto anno del quinquennio e molte aziende possono aver raggiunto i 36 mesi consentiti”. Percorso inverso per la Cigd (+30,61% su base mensile, -16,68% su base semestrale), che per i sindacati evidenzia come “i finanziamenti stanziati tendono ad esaurirsi”. Restano alte invece le richieste delle aziende in crisi che fanno ricorso ai decreti di cigs: 4.251 a giugno.
GEOGRAFIA DI CASSA – Secondo la Uil è al Nord che si concentra il maggior numero di ore di Cig (41,4 milioni), con la Lombardia in cima al numero di richieste di ore autorizzate (20.8 milioni). Il Molise (+601,8%) la regione con il maggior aumento di richieste, mentre la flessione più consistente si registra in Liguria (-76,2% rispetto al mese precedente)
Andrea Turco