“La riforma della giustizia è un’ infrastruttura democratica e tutti devono partecipare alla sua costruzione. Il rischio, però, è che la discussione si schiacci su casi concreti, pro o contro Berlusconi come è stato in questi anni, o che si sconfini nel tecnicismo. Invece la riforma ha una grande rilevanza politica”. Lo ha detto oggi il ministro della Giustizia Andrea Orlando. “Davanti – ha detto – abbiamo un lavoro enorme perché la nostra proposta si scontra con tantissime resistenze, con rendite di posizione e convincimenti di carattere culturale”. “È importante – ha aggiunto il ministro della Giustizia aprendo oggi a Mantova la scuola di politica organizzata dai giovani del Pd della Lombardia – che della riforma della giustizia non si occupino solo giudice e avvocati, ma che diventi oggetto di una grande discussione nel Paese, soprattutto tra chi non è addetto ai lavori”.
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