Elezioni politiche 2018: Governo Lega-M5S più di un’ipotesi
Elezioni politiche 2018: Governo Lega-M5S più di un’ipotesi
Ufficialmente nei contatti tra le forze politiche ci si limita a discutere delle Presidenze delle Camere. Ma sullo sfondo vi è certamente la formazione del prossimo governo. Protagonisti dei primi movimenti sono i partiti che hanno vinto le elezioni: Movimento 5 Stelle e Lega su tutti. Salvini e Di Maio hanno fatto sapere pubblicamente di aver avviato un dialogo proficuo ma ancora interlocutorio. Da parte di entrambi c’è la dichiarata volontà di avviare subito i lavori del Parlamento.
Elezioni politiche, accordo su Camera e Senato
Stando ad alcune voci dopo i primi contatti tra Salvini e Di Maio vi sarebbe già una traccia di accordo. L’accordo, secondo lo schema di cui si vocifera, prevede una Presidenza della Camera ad ognuna delle due forze politiche. Gli altri partiti dovrebbero poter indicare propri esponenti nel ruolo di vicepresidenti. Per quanto riguarda i nomi per il Movimento 5 Stelle sempre molto quotato il trio Fraccaro, Carelli e Fico. Mentre per la Lega circolano con insistenza i nomi sia di Giorgetti che di Calderoli.
Elezioni politiche, Lega e M5S insieme al governo?
Dall’intesa sulla Presidenza delle Camere il passo potrebbe essere breve per la formazione di un’alleanza di Governo organica tra Lega e Movimento 5 Stelle. Se Salvini non dovesse convincere gli alleati c’è chi pensa che per sbrogliare la matassa della formazione del Governo si potrebbe delineare il seguente scenario: alleanza programmatica tra Lega e Movimento 5 Stelle con astensione della restante parte del centrodestra. L’elezione dei due presidenti delle Camere diventerebbe in questo modo una sorta di prova generale. Anche per testare la tenuta parlamentare di una ipotesi del genere. Sempre a condizione che anche il Presidente della Repubblica approvi un eventuale intesa parlamentare.
Elezioni politiche, punti di contatto tra Lega e M5S
Giorni fa il deputato leghista Claudio Borghi ha spiegato che dal suo punto di vista sarebbe possibile accorciare le distanze programmatiche esistenti applicando lo stesso metodo utilizzo per stilare l’agenda del centrodestra. Un primo esempio lo ha fornito sul reddito di cittadinanza, vero e proprio cavallo di battaglia dei 5 Stelle. Per Borghi è possibile adottare un compromesso partendo da una misura già in vigore in Lombardia e approvata dalla Regione guidata dal centrodestra. La Lega intende inoltre puntare su temi come il taglio dei costi alla politica, un nuovo rapporto con l’Europa, la revisione o l’abolizione della riforma Fornero, riduzione fiscale.
Accise sulla benzina, Salvini ‘le cancelleremo subito’
Elezioni politiche, Maroni sconfessa linea Lega-M5S
A giudicare negativamente una possibile intesa è l’ex presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Il giudizio dell’esponente leghista è diretto: ‘un governo insieme è una missione impossibile’. ‘Intanto per incompatibilità dei programmi, ma anche per le conseguenze che avrebbe per la coalizione di centrodestra. Vedo davvero impossibile un governo Lega-Movimento 5 Stelle’. Addirittura per Maroni sarebbe ‘un ritorno indietro alla Prima Repubblica, ai governi balneari’. Rischioso per Maroni mettere in crisi il sistema di alleanze che funziona da decenni a livello locale, comprese Regioni come Lombardia e Veneto.’ ‘Il centrodestra si confermi evitando che si rischi di buttare all’aria un patrimonio di alleanze che negli ultimi 25 anni ha governato comuni e regioni e lo ha fatto bene’. ‘Salvini – conclude Maroni – aspetti i tempi giusti‘.
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