Poste Italiane: rapina a Macerata e rapinatori in fuga. I fatti
Poste Italiane: rapina a Macerata e rapinatori in fuga. I fatti.
Attimi di paura nella mattinata di ieri, all’ufficio di Poste Italiane di via Lorenzoni a Macerata. Due malviventi, armati di pistola (forse un giocattolo) e taglierino, sono entrati nella sede locale, terrorizzando i due clienti presenti e i dipendenti. Quindi hanno svuotato i contanti dalle casse per poi fuggire indisturbati. Il tutto si è verificato in pochi minuti, ma devono essere sembrati molti di più ai presenti impauriti e minacciati dai rapinatori. Questi ultimi avevano il viso coperto dal passamontagna e sono riusciti a portarsi via un bottino di circa 500 euro, stando a quanto riporta Corriere Adriatico. Il fatto è avvenuto verso le ore 10.55.
Poste Italiane: paura in un ufficio di Macerata
A riportare le conseguenze più gravi la signora anziana presente al momento della rapina, una dei due clienti che attendeva il suo turno. La donna è stata colpita da un malore ed è stata prontamente curata dal 118. La stessa si è poi ripresa senza problemi e non è andata in ospedale. In quegli attimi di terrore l’agitazione è stata tanta, tant’è che uno dei due rapinatori nella fuga ha anche perso un guanto. Tuttavia, malore a parte, nessuno ha riportato conseguenze fisiche più gravi.
Poste Italiane: rapina e sequestro impiegati, rubati 50 mila euro a Catania.
Non è la prima volta che un episodio del genere avviene nell’ufficio postale di via Lorenzoni. E su questo punto i sindacati si sono fatti sentire.
Poste Italiane: rapina a Macerata, il comunicato dei sindacati
Cgil Marche, unitamente alla Cisl, ha diffuso un comunicato relativo ai fatti di ieri avvenuti all’ufficio Postale di Macerata 5, nel quartiere di Colleverde. Oltre alla solidarietà comunicata a chi si trovava in quel momento nel locale, il sindacato ha voluto puntare l’attenzione sull’ubicazione di quest’ufficio; non propriamente sicura e quindi soggetta ad azioni criminose.
“Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle colleghe e ai colleghi coinvolti, agli utenti, che hanno vissuto in prima persona la drammaticità che una rapina rappresenta”, è scritto nel comunicato. “Ci preme altresì sottolineare come le Organizzazioni Sindacali scriventi più volte in questi anni abbiano portato all’attenzione aziendale la pericolosità dell’ubicazione di quello specifico ufficio; posto in una posizione nascosta e favorevole a tali attacchi criminosi”.
Negli ultimi anni, fa sapere il sindacato, sono avvenuti quattro episodi dello stesso tenore, sempre nello stesso ufficio. E sarebbe sufficiente confrontare la media di via Lorenzoni con quella provinciale-regionale per rendersi conto che qualcosa non quadra.
“Crediamo che l’Azienda debba valutare al più presto una diversa ubicazione dell’ufficio stesso, sempre all’interno dello stesso quartiere”, continuano i sindacati. L’obiettivo? “Rendere più sicuro lo svolgimento della prestazione lavorativa di colleghe e colleghi ivi applicati”; oltre che a garantire maggiore sicurezza e tutela per i cittadini.