Sondaggi politici SWG, sentiment post-elezioni: la rabbia cede il posto all’attesa
Sondaggi politici SWG, sentiment post-elezioni: la rabbia cede il posto all’attesa.
In uno dei più recenti sondaggi politici di SWG, si scopre l’evoluzione del sentiment della popolazione italiana prima e dopo il 4 marzo. Giorno cruciale per la Repubblica: un punto d’inflessione che marca ufficialmente la crisi del centrosinistra e che spalanca le porte alle forze populiste (votate da oltre un italiano su due).
Se la campagna elettorale si è basata più sull’emotività che sui contenuti, allo stato attuale le principali forze politiche sembrano cominciare a schiudersi, ad aprirsi. Il richiamo di Sergio Mattarella alla responsabilità politica ha portato – almeno all’apparenza – a un tentativo di dialogo tra le organizzazioni. Questa apertura da parte dei partiti sembra aver inciso anche sul sentimento degli italiani.
Sondaggi politici SWG: dopo il 4 marzo, cresce il senso d’attesa e cala la rabbia
Nel sondaggio sottoposto da SWG, si chiede, agli intervistati, quali siano le “emozioni provate più spesso in questo periodo” (con un massimo di 2 risposte).
Se a gennaio il disgusto e la rabbia erano i sentimenti prevalente (rispetivamente con 35 e 36%), in questo momento – a marzo 2018 – c’è tanta attesa. Quest’ultimo sentimento è condiviso dal 34% degli intervistati (un 5% in più rispetto a gennaio 2018, in piena pre-campagna). Il disgusto scende al 31%, facendo registrare un calo del 4%. Ma, ancor più importante, è il calo drastico della sensazione di rabbia. Quest’ultima viene percepita come sentimento prevalente dal 26% degli italiani. Un calo, quindi, di 10 punti percentuali. Una variazione troppo importante per pensare ad un errore statistico.
I fattori che hanno contribuito a questa brusca riduzione della rabbia possono essere ricercati nella moderazione del discorso politico. Tuttavia, SWG non chiede le ragioni specifiche di questo cambio di sentiment, pertanto si rimane nel campo delle ipotesi.
Tra le sensazioni che rimangono stabili, troviamo la tristezza (condivisa dal 26% del campione) e la fiducia (10%). Scende leggermente la paura (dal 19 al 16%). Tra le emozioni maggiormente positive, sorpresa e gioia, rimangono in coda alla classifica e subiscono variazioni leggere, soggette all’errore statistico.
All’interno del grafico preparato da SWG, si inseriscono i dati raccolti sul sentiment relativi agli anni passati (dal 2013 in poi, con un salto dal 2015 al 2017).
Nota metodologica in immagine