Pensioni notizie oggi: cumulo contributi gratuito è fermo, le cause
Il cumulo contributivo gratuito riservato ai liberi professionisti per andare in pensione è legge grazie alla legge di Stabilità 2017. Tuttavia la misura non è ancora entrata in vigore a causa di una problematica non risolta tra Inps e le Casse dei professionisti sulla competenza del costo della singola pratica stimato in ad una spesa pari 65 euro. La norma, per essere operativa, va dunque completata da un accordo sulla sua applicazione. In attesa che che l’intesa sia siglata i lavoratori continuano a non percepire la pensione pur avendone diritto e avendone fatto richiesta.
Pensioni notizie oggi, i ‘nuovi esodati’
L’Adepp è l’organizzazione che riunisce le casse dei professionisti. Nell’ultima comunicato stampa spiega di aver inviato le convenzioni ‘rimuovendo l’ultimo ostacolo formale al pagamento degli assegni a chi ha già fatto domanda’. Ora la palla passa all’Inps che ha comunque già fatto sapere di non avere alcuna intenzione di accollarsi il costo dei 65 euro. Infatti nella nota a firma del presidente dell’ente Boeri mette nero su bianco la motivazione ostativa. ‘Appare del tutto ingiustificato che debba essere l’Istituto previdenziale pubblico, finanziato con i costi dei contribuenti, a farsi carico di un costo che è, oggettivamente, di competenza di tutti gli Enti coinvolti nella procedura’. Il confronto al momento ha prodotto un blocco che si scarica sui lavoratori-pensionati. Di qui la definizione di ‘nuovi esodati’ di chi di fatto è senza pensione e senza stipendio.
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Pensioni notizie oggi, ‘tassa Boeri’
La situazione paradossale vuole che oggi si neghi a chi ha versato i contributi e scelto la strada del pensionamento di non usufruire della pensione. I 65 euro non possono essere sostenuti, come costo dai diretti interessati, perché tale strada passa da una apposita norma che dovrebbe essere approvata dal Parlamento e dal Governo sulla cui formazione non vi sono ancora tempi certi. Nel frattempo l’unica possibilità è che l’Inps trovi un’intesa con l’Adepp che ha ribattezzato la richiesta come ‘tassa Boeri’.
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