Sondaggi SWG: la ricetta per risollevare il Meridione passa dagli investimenti

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Sondaggi SWG: la ricetta per risollevare il Meridione passa dagli investimenti

In uno degli ultimi sondaggi dell’istituto demoscopico SWG, si parla delle possibilità di crescita del Sud. Le differenze tra il centro e la periferia economica del Paese non sono state al centro del dibattito dell’ultima campagna elettorale. Ciò nonostante, il Meridione si è decantato massivamente a favore del Movimento 5 Stelle, mentre il Nord ha preferito il centrodestra.

In questo sondaggio, SWG chiede al campione di riferimento – gli abitanti del Sud e delle Isole – qual è la ricetta per risollevare il Meridione.

Sondaggi SWG: quasi 1 su 3 chiede maggiori investimenti statali

La risposta più gettonata e condivisa è quella che prevede “maggiori investimenti da parte dello Stato” (32%). Per quanto non venga specificato il tipo di investimento, si denota la tendenza a chiedere una ripartizione distinta delle risorse tra Nord e Sud.

Con una percentuale molto simile di consensi, troviamo gli “sgravi fiscali per le imprese che investono nel Sud Italia” (30%). In questo caso, pur non trattandosi di un investimento diretto, comporta una iniezione di fondi da parte delle casse dello Stato per fomentare l’occupazione nel Meridione. Attualmente, il bonus Sud va in quella direzione: un incentivo che permette al datore di lavoro di sgravare una percentuale che oscilla tra il 50 e il 100%.

Sondaggi SWG: necessaria una nuova classe dirigente e lotta alle Mafie

Leggermente staccati, troviamo la rigenerazione della classe dirigente (23%) e la lotta, più determinata e incisiva, alle Mafie (22%). Questi due temi vengono spesso allacciati, in funzione di una certa complicità tra alcune amministrazioni e gli ambienti malavitosi, dimostrata attraverso indagini e conseguenti scioglimenti di Giunte.

Chiudono, come risposte più condivise e gettonate, la maggior lotta all’evasione fiscale e una riduzione dell’imposizione fiscale rispetto ai cittadini delle altre Regioni. Le due risposte ottengono un 17% di consenso. Entrambe le misure vanno nella stessa direzione e possono essere facilmente ricollegate a due fattori. Da un lato, la difficoltà dei piccoli imprenditori di far fronte all’alta imposizione fiscale e lo sfruttamento del lavoro irregolare senza contratto (al nero) che non garantisce tutele ai lavoratori. Dall’altro, l’alto numero di evasori “pizzicati” nel Sud Italia.

Chiudono il maggior senso di legalità dei suoi cittadini (13%), la richiesta di sicurezza e controlli da parte delle Forze dell’Ordine (12%) e, infine, la richiesta di maggiori investimenti privati (10%)

Nota metdologica in immagine

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