Elezioni Russia 2018: risultati, denunciati brogli. Come si fanno

Pubblicato il 20 Marzo 2018 alle 14:27 Autore: Guglielmo Sano
elezioni russia 2018

Elezioni Russia 2018: risultati, denunciati brogli. Come si fanno

Putin resterà al Cremlino per altri 6 anni; l’attuale presidente russo ha trionfato alle elezioni di domenica con quasi il 77% per cento dei voti. Tuttavia, i suoi avversari hanno denunciato dei palesi brogli; a confermarli ci sarebbero numerose testimonianze dirette oltre che migliaia di video di sicurezza provenienti dai seggi.

In alcuni, come quello riportato qui sotto (proviene da un seggio di Ljubercy, cittadina vicino Mosca), si vedono degli scrutatori – o almeno così sembra – inserire più schede nell’urna. Il consenso accordato a Putin lascia pensare che non ci sia stato bisogno di truccare il voto. D’altra parte, il governo russo temeva – in chiave di “legittimazione” del risultato – una bassa percentuale di affluenza.

Un video proveniente da un seggio della regione di Kamerovo, invece, mostra un occultamento “sospetto” della telecamera proprio al momento del conteggio dei voti.

Elezioni Russia 2018: risultati, denunciati brogli. Come si fanno

Tuttavia, le violazioni non si fermerebbero qui. Oltre a “gonfiare” le percentuali ed eludere il controllo dello scrutinio, le operazioni di voto si sarebbero svolte in un clima di intimidazione generalizzato. Per esempio, molti datori di lavoro e insegnanti avrebbero dato istruzioni ben precise su chi votare ai propri lavoratori e studenti, obbligandoli anche a scattare una foto della scheda come prova. Quindi, sarebbero stati riempiti dei pullman per portare in massa la gente a votare. Inoltre, sotto la lente di ingrandimento sono finiti anche altri “espedienti” – più o meno legali ma che i critici giudicano comunque scorretti – come gli sconti e i buoni per l’acquisto di beni che alcuni negozi concedevano a chi si recava a votare.

In una nota l’OSCE ha rilevato che le operazioni si sono svolte in modo “ordinato” ed “efficiente” anche se sono emerse delle “carenze” legate “alla segretezza del voto e alla trasparenza del conteggio”.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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