Elezioni regionali 2018: candidati Molise, la situazione a fine marzo
Elezioni regionali 2018: candidati Molise, la situazione a fine marzo
Si vota domenica 22 aprile. Sabato prossimo, 24 marzo, scade il termine per la presentazione delle candidature. E se Movimento 5 Stelle e centrodestra hanno ufficializzato le proprie candidature, Andrea Greco per il primo e Donato Toma per il secondo, nel centrosinistra a regnare è solo il caos.
Dopo il rifiuto di Antonio Di Pietro, la situazione si è fatta sempre più incerta. Due i nomi in pole: Paolo di Laura Frattura, presidente molisano uscente; Roberto Ruta, ex senatore dem. Quest’ultimo ricordato per non aver votato la fiducia al Rosatellum. Esponenti di due aree differenti del centrosinistra, l’uno Pd, l’altro Molise 2.0; entrambe le parti si dicono intenzionate a convergere sull’unità del centrosinistra. Non è dunque escluso che venga scelto un candidato ‘terzo’.
“Troviamo insieme una soluzione su basi programmatiche; condividendo un percorso virtuoso che possa portare, nel più breve tempo possibile, all’individuazione di una figura di garanzia capace di fare sintesi tra tutte le forze politiche di centrosinistra” dichiarano i dem isernini Luciano Sposato e Ovidio Bontempo. “Per quanto ci riguarda – continuano – accogliamo l’appello all’unità rivolto da Molise 2.0 rinnovando la disponibilità a proseguire ad horas il tavolo aperto con il Partito Democratico per esperire, fino in fondo e senza pregiudiziali, ogni tentativo volto al raggiungimento dell’unità del centrosinistra; elemento imprescindibile per il futuro politico della nostra Regione”.
Elezioni regionali 2018: candidati Molise, la situazione a fine marzo
Sulla ‘figura di garanzia’ invocata da Sposato e Bontempo, inoltre, potrebbe accordarsi anche Coscienza Civica di Massimo Romano. Quest’ultima infatti, interrotta la trattativa con il centrodestra, starebbe contrattando con i rutiani.
Comunque vada, il 22 aprile l’elettorato molisano è chiamato alle urne. Data di inaugurazione delle nuove regole elettorali, il Molise elegge il Consiglio e il proprio Presidente a suffragio universale e diretto su un’unica scheda elettorale.
Rispetto alla maggioranza delle regioni, la legge elettorale molisana non prevede il voto disgiunto. L’elettore, dunque, potrà votare per un candidato presidente e per una lista ad esso collegata. Premio di maggioranza per la lista o coalizione collegata al candidato presidente risultato eletto e soglie di sbarramento al 3% per le liste singole e al 10% per le coalizioni. Infine, la garanzia della rappresentanza di genere è tutelata dalla clausola che impone che gli esponenti di un sesso non possano superare il 60% dei candidati di una lista.