Bonus ristrutturazione 2018: requisiti e importo, le istruzioni delle Entrate
Bonus ristrutturazione 2018: requisiti e importo, le istruzioni delle Entrate.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida online sul bonus ristrutturazione 2018. Qui si elencano i lavori per cui è possibile accedere all’agevolazione; i requisiti di cui i soggetti richiedenti devono essere in possesso; la documentazione informativa necessaria; le condizioni e i termini per la presentazione della domanda; nonché le modalità di pagamento e altre informazioni utili. Inoltre, la guida si arricchisce anche di un ulteriore contributo video. Dove un funzionario dell’Agenzia delle Entrate riassume gli elementi principali sul bonus per le ristrutturazioni edilizie 2018.
Bonus ristrutturazione 2018: importo e informazioni preliminari
L’agevolazione riguarda la detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2018. Infatti, a partire dal 1° gennaio 2019, la detrazione tornerà a essere del 36%. Infine, parlando strettamente di importi, la detrazione viene calcolata su un importo massimo di 96.000 euro da ripartire in 10 anni.
Per gli interventi che prevedono l’adozione di misure antisismiche, la percentuale delle detrazioni può arrivare fino al 70-80%. Per spese sostenute fino al 31 dicembre 2021. Quindi, la detrazione legata a questa particolare tipologia di interventi si calcola su un importo massimo di 96 mila euro per unità abitativa; che va ripartita in 5 anni.
Per quanto riguarda i lavori iniziati nel corso di quest’anno, bisognerà inviare per via telematica alcuni dati all’Enea. Si tratta di informazioni specifiche legate al tipo di interventi che si andranno a effettuare. Infatti, su questi l’Agenzia delle Entrare controllerà e valuterà il risparmio energetico ottenuto; in base al tipo di intervento svolto.
Bonus ristrutturazione 2018: elenco lavori detraibili
Di seguito l’elenco dei lavori che danno diritto alla detrazione.
- I lavori di manutenzione straordinaria sui singoli appartamenti;
- I lavori di manutenzione straordinaria e ordinaria sulle parti comuni del condominio;
- Gli interventi di restauro e risanamento conservativo;
- Gli interventi di cablatura degli edifici.
- I lavori per il contenimento dell’inquinamento acustico;
- I lavori di ristrutturazione per eventi sismici;
- La realizzazione di box e posti auto pertinenziali;
- L’eliminazione delle barriere architettoniche;
- L’acquisto di componenti legate alla sicurezza dell’unità immobiliare abitativa. Quali:
- Le porte blindate;
- I vetri antisfondamento;
- Le grate alle finestre;
- Gli impianti di allarme e videosorveglianza.
- Gli interventi di bonifica dall’amianto.
- L’esecuzione di opere finalizzate a evitare gli infortuni domestici;
- L’acquisto impianti fotovoltaici.
Bonus ristrutturazione 2018: requisiti e soggetti aventi diritto
I soggetti aventi diritto all’agevolazione sono tutti i contribuenti assoggettati all’Irpef. Che sostengono le spese dei lavori. Nell’elenco figurano:
- I proprietari o nudi proprietari;
- Gli inquilini;
- I locatari o comodatari;
- I soci di cooperative divise e indivise;
- Gli imprenditori individuali.
Naturalmente, a poter avere la detrazione sono tutti i soggetti paganti le spese del lavoro. E che quindi risultino intestatari di bonifici e fatture. Pertanto:
- Il familiare convivente del possessore/detentore dell’immobile;
- Il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
- Componente unione civile.
Bonus ristrutturazione 2018: detrazione interessi passivi mutui
Il bonus riguarda anche la detrazione dall’Irpef degli interessi passivi, con i relativi oneri accessori; pagati sui mutui ipotecari stipulati a partire dal 1998 per la ristrutturazione o costruzione dell’abitazione principale. Infatti, informa la guida, “è possibile portare in detrazione il 19% degli interessi pagati”. Pertanto, basterà indicarne l’importo nella dichiarazione dei redditi. Infine, l’importo massimo su cui calcolare la detrazione è pari a 2.582,25 euro.
Bonus ristrutturazione 2018: modalità di pagamento e altre informazioni utili
E per quanto riguarda le modalità di pagamento? Sarà necessario pagare le spese dei lavori tramite bonifico bancario o postale. Quindi, in entrambe le modalità, bisognerà inserire alcuni elementi obbligatori.
- La causale del versamento;
- Il codice fiscale del soggetto pagante;
- La partita IVA o il codice fiscale di chi effettua i lavori.
Infine, per qualsiasi altra informazione e approfondimento, si rimanda alla guida online dell’Agenzia delle Entrate.
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