Economia Europa, come sono cambiati i consumi tra 2008 e 2017

Pubblicato il 22 Marzo 2018 alle 10:45 Autore: Gianni Balduzzi
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Economia Europa, come sono cambiati i consumi tra 2008 e 2017

Quelli tra l’anno della prima grande crisi, il 2008, e oggi sono stati di grandi cambiamenti.

Per molti Paesi che hanno visto una imponente recessione e una ripresa incerta, ma anche per quelli per cui le cose sono andate molto meglio. Perchè comunque le trasformazioni socio-economiche hanno colpito tutti, non sono quantitativamente ma anche qualitativamente.

Eurostat misura il consumo di una famiglia media, per ogni anno, e piuttosto di quanto cambi ogni 12 mesi è interessante vedere nel complesso quanto è mutata in 9 importantissimi anni in totale.

E si scopre di fatto quali sono le aree in cui le famiglie hanno sofferto maggiormente. Perchè ancora più dell’occupazione o del PIL sono i consumi la cartina di tornasole di un’economia. Si tratta dell’indicatore che concretamente ci dice quanto sia il benessere vissuto dalla popolazione.

Ed è evidente come man mano che si va a Nord e a Est le famiglie europee dimostrano di essersela cavata meglio negli ultimi 10 anni.

Ma vediamo meglio i dati

Economia Europa, Islanda, Malta, Svezia ed Estonia in cima ai consumi

Sono Islanda, Malta, Svezia, Estonia i Paesi in cui tra 2008 e 2017 i consumi sono cresciuti maggiormente. Sono raddoppiati in Islanda e cresciuti di più del 40% a Malta.

Anche volendo solo considerare i Paesi sopra il milione di abitanti abbiamo la Svezia, l’Estonia come prima, seguita dalla Lituania.

Sono anni che i Paesi Baltici sono in testa alla crescita nella UE. E del resto anche tra i Paesi che ebbero una intensa ma breve recessione nel 2008/09.

Poi con un aumento superiore al 20% vi è la Bulgaria, la Romania, l’Austria, la Slovacchia, la Finlandia, la Norvegia.

E di poco Germania, Polonia, Belgio.

Non solo Est, dunque, ma anche Paesi occidentali virtuosi.

Bene appena sotto il +20% Regno Unito, Repubblica Ceca, Danimarca, Slovenia.

Vengono poi quei Paesi in cui gli aumenti dei consumi sono stati effettivamente molto più piccoli.

Paesi Bassi, Francia, Portogallo, che sono comunque sopra il 10%.

E poi Italia, Spagna,,Ungheria, Irlanda al di sotto.

Ma nessuno fa così male come la Grecia, che ha un crollo del 22%.

E non possiamo sapere quando tornerà positiva.

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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