Elezioni 2018, ultime notizie: accordo Lega-M5S è fatto, parla Scalfari
Elezioni 2018, ultime notizie: accordo Lega-M5S è fatto, parla Scalfari
Intervenuto a DiMartedì, trasmissione La7, Eugenio Scalfari parla del futuro prossimo del Pd oltre che dello scenario che vede l’intesa Movimento 5 Stelle e Lega un’ipotesi sempre più concreta. In questo momento il Pd “deve sostenere l’esistente governo Gentiloni”: così il fondatore di Repubblica propone – in modo un po’ “romantico” – un Gentiloni bis. Infatti, si dice sicuro Scalfari, “il governo lo fanno Salvini e Di Maio” anche se c’è da aspettarsi “qualche sorpresa da parte di Berlusconi”.
Elezioni 2018: prove di unità
Ieri si è tenuto un summit della coalizione a Palazzo Grazioli per ora pranzo. L’incontro è terminato col licenziamento di una nota congiunta che in calce recitava: “i leader del centrodestra invitano i rappresentanti delle altre forze politiche a un incontro congiunto. Sarebbe stato Gianni Letta a proporne l’inserimento con l’intenzione di provocare Salvini: se il leghista avesse puntato i piedi avrebbe dimostrato l’esistenza di un “patto” con i 5 stelle.
Invece, Salvini non ha fatto una piega. Prima per l’elezione dei Presidenti delle Camere, quindi, nei successivi negoziati per il governo, punterà, innanzitutto, a presentarsi come leader del centrodestra. Insomma, il leader del Carroccio non ci sta a fare il socio di minoranza di un’intesa con i pentastellati; per questo tenterà di ribaltare i rapporti di forza portandosi dietro l’alleanza con Berlusconi e Meloni.
Elezioni 2018, ultime notizie: accordo Lega-M5S è fatto, parla Scalfari
Elezioni 2018: il Movimento e Berlusconi
In pratica, Berlusconi – tra bluff e ragionamenti imposti dai numeri – è riuscito a incunearsi nelle manovre giallo/verdi, fino a diventare il vero ago della bilancia del dialogo. D’altra parte, se i 5 stelle rifiutassero l’incontro con tutta la coalizione in ottica elezione dei Presidenti delle Camere, il segnale verrebbe interpretato come una chiusura proprio rispetto all’ex Cavaliere anche e, sopratutto, in chiave governo.
Al contrario, una foto o una ripresa di Di Maio insieme a Berlusconi farebbe partire qualsivoglia trattativa col piede giusto. Dunque, la palla passa al candidato premier del Movimento; la decisione, tra l’altro, potrebbe avere delle ripercussioni immediate sui nomi per Camera e Senato. Nessuno obbligherebbe Forza Italia (o, addirittura, tutto il centrodestra) a votare un esponente dei 5 stelle. In realtà, gli azzurri sono convinti di riuscire trovare il profilo giusto per Lega e 5 stelle a Palazzo Madama (forse Anna Maria Bernini o Maria Elisabetta Casellati), cioè si potrebbe convergere su un pentastellato alla Camera anche se dovesse saltare l’incontro.
Elezioni 2018: La trappola
D’altronde, Di Maio pare abbia fiutato la “trappola”. Da un’intesa con Berlusconi, già solo in teoria, il Movimento avrebbe da perdere per ovvi motivi. Inoltre, è ormai chiaro come l’ex Cavaliere stia cercando di far saltare l’asse Di Maio-Salvini per riguadagnare posizioni all’interno e all’esterno della coalizione. Un piano quello di Berlusconi che prevede un accordo con il Pd per tagliare fuori i 5 stelle anche dalle presidenze delle Camere. A questo punto, per i pentastellati meglio un governo del Presidente per poi tornare presto alle urne e, nella peggiore delle ipotesi, stravincere: qui rientra in campo Salvini che sta cercando di scongiurare in ogni modo questa possibilità.