Bitcoin: valore e quotazione aggiornati al 22 marzo 2018.
Ultima settimana nel segno di fluttuazioni e volatilità per Bitcoin e le altre criptovalute. I timori del G20 di Buenos Aires avevano frenato il recupero delle criptomonete, generando bruschi intoppi. Come nello scorso 18 marzo, quando BTC scese sotto quota 7.400 dollari. Le riflessioni emerse dal G20 sulle criptomonete hanno tuttavia contribuito a un forte recupero, registrato soprattutto nella giornata di ieri; ovvero, quando BTC è tornato sopra quota 9.000 dollari, puntando dritto verso i 10 mila. Tuttavia, già nella giornata di oggi si segna un calo piuttosto generale delle criptovalute; Bitcoin compreso, che è tornato a stabilizzarsi a quota 8.725 dollari (al momento in cui scriviamo), con una flessione di quasi 4 punti percentuali nelle ultime 24 ore.
Bitcoin e altcoin: cosa è successo negli ultimi giorni
Il G20 è stato sicuramente l’evento che ha messo sulle spine Bitcoin e le altre criptovalute. I timori di un report pessimista e negativo sul futuro delle valute elettroniche aveva inizialmente posto un freno importante alle loro prospettive. Ma dal cilindro di Buenos Aires è uscito un coniglio tutt’altro che negativo. Ovviamente restano ancora delle perplessità, sulle quali si continua a spingere per una discussione costruttiva. Tuttavia l’analisi sommaria sulle criptovalute è stata più positiva rispetto alle aspettative. O meglio, non è stata profondamente negativa come ci si aspettava. E questo ha portato a far brindare BTC e sorelle nella giornata di ieri. Un forte recupero che ha visto (da lontano) quota 10 mila dollari, senza però avvicinarsi agli 11.700 dollari raggiunti il 5 marzo.
Come ha spiegato Matteo Oddi di EXANTE su SoldiOnline, il problema principale è nella situazione di stallo che si è andata a creare. “In una lettera del Financial Stability Board, guidato dal governatore della banca centrale britannica Mark Carney, si dice che le criptovalute non rappresentano una minaccia alla stabilità finanziaria; considerate le dimensioni ridotte delle transazioni”. Allo stesso tempo il governatore della Banca Centrale argentina ha richiesto dati supplementari e un ampliamento del monitoraggio sul fenomeno, al fine di implementare “un quadro normativo condiviso”. Da qui lo stallo, che forse è stata anche la causa delle perdite di oggi. Una posizione bloccata che potrebbe essere ripresa durante la prossima riunione di luglio; ma che potrebbe estendersi anche oltre nel tempo.
Bitcoin e le altre criptomonete: il punto della situazione al 22 marzo
Tutto questo avviene mentre la Cina sta seriamente pensando a una criptovaluta di Stato. E mentre Jack Dorsey (Mr. Twitter) ha profetizzato al The Times che in futuro il mondo avrà una sola moneta, così come internet. “Personalmente credo che sarà Bitcoin”. Resta ancora in vigore il bando delle pubblicità su Google e Facebook degli sponsor pubblicitari relativi ai servizi con le criptomonete. Una soluzione atta a evitare truffe e raggiri, ma che potrebbe essere temporanea; giusto per avere più chiaro il quadro della situazione e selezionare i servizi più affidabili e autorevoli.
Nel frattempo, stando ai dati CoinMarketCap, Bitcoin ha attualmente un valore di capitalizzazione di mercato pari a 147.495.526.080 dollari. Segue Ethereum con 53.053.052.579 dollari. Mentre sul gradino più basso del podio troviamo Ripple (25.654.209.634 $). Ma attenzione a Bitcoin Cash, che potrebbe recuperare terreno su Ripple, visto che il suo valore si attesta al momento a 17.197.714.818 dollari. Più indietro Litecoin (9.236.381.779 dollari) e Cardano (5.150.542.198 dollari).
In questo momento, nel panorama negativo più o meno generale, spuntano anche segnali positivi da alcune criptomonete. Nello specifico EOS (+7,39% nelle ultime 24 ore), scambiata a 6,65 $ per un valore totale di 4.953.447.520 dollari; e ICON (+5,49%), scambiata a 3,50 $ per un valore complessivo di 1.352.872.274 dollari.
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