Sondaggi Demos&Pi: nel Nord Est diminuisce la paura di incidenti stradali
Sondaggi Demos&Pi: nel Nord Est diminuisce la paura di incidenti stradali
Gli incidenti stradali sono in diminuzione, ma aumentano quelli mortali. A rivelarlo sono i dati Istat nel periodo gennaio-giugno 2017. Secondo l’istituto di statistica, i sinistri sono diminuiti del 4% mentre i feriti si sono ridotti del 5%. Purtroppo è aumentata la percentuale dei morti, dal 6,7% e l’8,2% rispetto allo stesso periodo del 2016.
I richiami alla prudenza sembrano funzionare, tanto che molti cittadini affermano di sentirsi più sicuri in auto. Un sentimento che si respira soprattutto a Nord Est. Un’indagine condotta da Demos&Pi ha infatti scoperto che in Friuli, Veneto e Trentino Alto Adige, la percezione di sicurezza in auto è del 77%, superiore di 5 punti rispetto alla media nazionale.
Nel Nord Est, la paura di un incidente stradale colpisce il 17% delle persone, in calo di 3 punti percentuali rispetto alla rilevazione effettuata nel 2011.
Demos&Pi rivela come l’inquietudine in auto tenda a crescere con l’aumentare dell’età degli intervistati. I giovani tra i 15 e i 29 anni, sono quelli meno timorosi (solo il 13%) mentre la percentuale di chi non si sente sicuro aumenta al 22% tra le persone tra i 30 e i 44 anni, al 23% tra gli adulti (45-64 anni) e al 25% tra gli anziani.
Percentuali che non si discostano più di tanto se si prende in esame il timore di essere coinvolti personalmente in un incidente stradale, o che lo sia un familiare, aumenta con l’avanzare degli anni.
Sondaggi Demos&Pi: nota metodologica
L’Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 19-24 gennaio 2018 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI e CAWI da Demetra. Il campione, di 1011 persone (rifiuti/sostituzioni: 5153), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 15 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d’età (margine massimo di errore 3.08% con CAWI) ed è stato ponderato in base alle variabili socio-demografiche. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l’analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione dell’indagine CATI-CAMI-CAWI.