Rinnovo contratto scuola: Anief e Cgil criticano gli aumenti di stipendio

Rinnovo contratto scuola: Anief e Cgil su aumenti stipendio

Rinnovo contratto scuola: Anief e Cgil criticano gli aumenti di stipendio.

Le ultime sul rinnovo contratto scuola vertono ancora sulle critiche agli aumenti stipendio e sulla prevalenza della Legge 107/15 sul nuovo contratto. Sulla componente economica, Anief è sempre stato in prima linea nel considerare gli aumenti salariali poco dignitosi; nonché nel battersi per sbloccare l’indennità di vacanza contrattuale, decisamente superiore alle “misere” cifre proposte dal Governo. Intanto, anche la Cgil dice la sua sugli stipendi dei docenti; dando uno sguardo a quanto prendono gli insegnanti che lavorano nel resto del mondo.

Rinnovo contratto scuola: Cgil contro gli aumenti stipendio

Cgil ha firmato il rinnovo contratto scuola consapevole delle risorse disponibili e che di più, in questo momento storico, non si poteva fare. Da qui, in occasione di un convegno sul futuro della scuola, l’interesse nei confronti degli stipendi percepiti dai docenti che insegnano in Europa e nel resto del mondo. Secondo un dossier a cura di FLC Cgil, un insegnante della scuola dell’infanzia e delle elementari dovrebbe guadagnare 455 euro in più per mettersi a paro con i colleghi europei. 363 euro in più per un insegnante delle scuole medie; mentre un docente delle superiori dovrebbe percepire 439 euro supplementari in busta paga. Le coperture per garantire aumenti di questo tipo? 6,8 miliardi di euro.

Aumento stipendio: incrementi e arretrati a fine aprile?

Comparando con i dati dei report Ocse sulla spesa per l’istruzione nel resto d’Europa, la FLC Cgil ha proposto uno schema di finanziamento progressivo da sviluppare nei prossimi 6 anni. Una serie di punti principali per riformare la scuola, introducendo l’obbligo scolastico fino a 18 anni; recuperando il tempo pieno nella scuola primaria; revisionando profondamente il meccanismo attuale di alternanza scuola-lavoro e riducendo il numero degli alunni per classe. Sono solo alcuni elementi focali del programma sessennale. “La scuola da sola non può colmare il più grande divario territoriale d’Europa”, ha affermato Francesco Sinopoli. “Apriamo nel Paese un dibattito sull’istruzione”, ha dichiarato invece la segretaria nazionale Cgil Susanna Camusso.

Rinnovo contratto scuola: Anief, “Legge 107/15 rimane in vigore”

Il nuovo contratto prevale sulla legge? È quanto ripetono i sindacati confederali, ma Anief non comprende. “Il Consiglio di Stato ha espresso un parere diametralmente opposto”, spiegando che il testo “non contiene alcuno squilibrio a favore della legge e a sfavore dei contratti di categoria”. I sindacati hanno infatti lamentato uno “squilibrio tra contrattazione e legge a favore di quest’ultima”. Anief riprende quanto riportato dal Consiglio di Stato; che di fatto sancisce come si sia rispettato il “principio della privatizzazione del rapporto di lavoro pubblico, quale cristallizzato dalla legislazione vigente”.

Da qui il presidente Anief Marcello Pacifico rammenta le recenti opinioni del giovane sindacato. “Una delle motivazioni che avevano portato Cgil, Cisl e Uil alla firma del contratto secondo quanto auspicato dall’atto di indirizzo era il recupero della centralità della contrattazione; ma non della supremazia del contratto sulla Legge. Che se in contrasto con essa va disapplicato come prevede il decreto legislativo 150/09. Pertanto, se la materia di contrattazione varia ogni determinato periodo, la legge resta immutata e a essa andranno sottoposti i nuovi contratti. Da questo impasse, solo una legge abrogativa potrebbe far fuori definitivamente la Legge 107, ha ricordato Pacifico.

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