Elezioni 2018: Di Maio e Salvini vice-premier, parla Bisignani
Come ben sappiamo dopo Pasqua – e per l’esattezza il 3 aprile prossimo – inizieranno le consultazioni al Quirinale. Sergio Mattarella, come presidente della Repubblica, avrà il (questa volta non semplice) compito di affidare l’incarico di formare il nuovo esecutivo alla personalità più adatta; e che soprattutto sia in grado di farsi sostenere da una maggioranza parlamentare. Luigi Bisignani, nel suo editoriale su Il Tempo, questa volta ha voluto dare qualche anticipazione proprio circa quel che succederà la prossima settimana al Colle.
Elezioni 2018, le previsioni del faccendiere
Secondo quanto scritto dal faccendiere, Mattarella starebbe “tirando fuori soluzioni spiazzanti e tutti quei precedenti che garantiscano la più ampia maggioranza parlamentare”. “Ricorrendo – ha poi spiegato Bisignani – magari nei primi mesi, anche ad un voto di astensione giustificato dalla presenza di ministri tecnici di area che avranno il gradimento di Forza Italia“; per quanto riguarda invece il M5s Bisignani sostiene che “sarà arduo far digerire ai suoi 11 milioni di elettori la presa di potere, fingendo di aver messo in un angolo l’odiato Cavaliere con i suoi pasdaran”.
La premiership, comunque, rimane un nodo tutto ancora da sciogliere; “resta da capire chi guiderà questo esecutivo tra Salvini, rimasto fuori dalle presidenze di Camera e Senato, o Di Maio, lanciato leader pentastellato che però appare terrorizzato dal dover entrare a Palazzo Chigi”, scrive Bisignani. Perciò, secondo lui, la soluzione può essere quella di rintracciare un “premier apprezzato in Italia e all’estero”; “magari – continua – un ambasciatore con forti esperienze ministeriali, coadiuvato da due vicepresidenti operativi, come appunto Di Maio e Salvini”. In questo modo secondo lui si potrà “andare avanti fino a dicembre per poi capire se è il momento di tornare alle urne per fare definitivamente il pieno di voti, magari con un partito unico Lega-5 Stelle“.