Il segretario Matteo Salvini, reduce del congresso della Lega che si è tenuto nei giorni scorsi a Padova, ha affermato “Piersilvio ha detto ‘Renzi è un grande’: pum assolto. Silvio ha detto ‘ok riforme’: pum assolto. Una casualità? Chi ci crede? Io ho smesso di credere a Babbo Natale a 8 anni. Se sei accondiscendente, ti assolvono: non credo alle casualità”. A proposito di una sua leadership del centrodestra, marcando la differenza, Salvini ha detto: “Oggi il centrodestra non esiste quindi non potrei candidarmi per un soggetto che non esiste, noi lanceremo idee, programmi, proposte”.
Intanto nel centrodestra continuano le manovre di avvicinamento tra Forza Italia e Nuovo Centrodestra, con alcuni nodi ancora irrisolti. A conferma delle prove d’intesa tra le due formazioni politiche ci sono le dichiarazioni di Giovanni Toti, per Forza Italia, e Fabrizio Cicchitto per il Nuovo Centrodestra.
Toti (Forza Italia) lancia “Consulta del centrodestra” – “Stiamo parlando di una federazione di forze che si considerano, o almeno proclamano, alternative al centrosinistra alla guida del Paese. Alfano dice proprio questo e questo è l’obiettivo anche nostro. Alla fine di un percorso che, per quanto ci riguarda, può cominciare fin da subito, con una Consulta del centrodestra, una sorta di Stati Generali dei moderati italiani, da tenersi dopo l’estate”. Per Giovanni Toti, intervistato dal Messaggero, “la riunificazione delle forze moderate deve partire subito”. La comune appartenenza di Fi, Ncd e Udc ai popolari europei, osserva il consigliere politico di Silvio Berlusconi, “è il punto di partenza”. Parlando della Lega, “per noi tutti i possibili alleati hanno pari dignità, ma Fi sceglie in primis gli italiani”, dice Toti. “Noi non ci permettiamo di discutere l’alleanza tra la Lega e Le Pen in Europa, anche se abbiamo dei dubbi. Il segretario del Carroccio ci faccia la cortesia di non fare questioni sulla nostra appartenenza al Ppe”. Sull’eventualità di un passo indietro di Berlusconi, “semmai sta facendo un passo in avanti. È protagonista del processo di riforme che farà nascere la Terza Repubblica e, al contempo, è impegnato a ricostruire un centrodestra forte e vincente. Su tutto il resto, discuteremo con gli alleati quando e come questa federazione diventerà un fatto compiuto e secondo quali modalità verrà scelto il candidato premier” dichiara Toti. Quanto alla chiusura al dialogo con Fi da parte di alcuni esponenti del Nuovo centrodestra, “se qualcuno in Ncd vuole restare a fare la stampellina di Renzi, facesse pure”. In merito alle preferenze chieste da Alfano, “chi propone le preferenze a tutti i costi deve pesarne bene pregi e difetti, senza ipocrisie, ben sapendo – sottolinea – che non sempre premiano il rinnovamento e le persone migliori”.
Cicchitto (Nuovo Centrodestra) “Ok coalizione ma Silvio si faccia da parte” – “Berlusconi non pensi di essere lui ancora il leader della coalizione facendo derivare l’investitura dalla conclusione della vicenda giudiziaria che lo coinvolgeva”. Così Fabrizio Cicchitto (Ncd) in un’intervista al Mattino. “Il risultato giudiziario ottenuto è importantissimo ma Silvio deve anche fare i conti con gli anni che passano” dice Cicchitto. “Con il partito di Berlusconi permane il dissenso politico e quello sul modello di partito. La sentenza di assoluzione non c’entra nulla perchè Ncd non è nata sui problemi giudiziari del leader, su questo terreno abbiamo sempre solidarizzato con lui, ma sulla scelta di far parte delle larghe intese per riformare il Paese secondo un’impostazione che originariamente fu dello stesso Berlusconi”. Inoltre, prosegue, “si pone un problema politico: il modello-partito che lui conosce è di tipo monarchico mentre noi riteniamo che i tempi attuali richiedano un pluralismo interno”. Alle Politiche “non possiamo stare con Renzi, né collocati in una posizione contigua. Ma ugualmente non si può essere alleati di Salvini che lavora per costruire una destra modello Le Pen, lontanissima dal Ppe. L’appartenenza ai Popolari europei non è sommabile ai leghisti”, afferma Cicchitto. “Non ci sono elezioni anticipate all’orizzonte e abbiamo il tempo per riaggregare i centristi. È inutile che Forza Italia ci dica di tornare all’ovile, piuttosto rifletta su se stessa”.