Rinnovo contratto scuola: aumento e arretrati slittano a maggio?
La speranza che gli aumenti e gli arretrati arrivino ad aprile c’è ed è innegabile. Ma bisognerebbe anche cominciare ad avere la consapevolezza che potrebbero slittare a maggio. La firma sul rinnovo contratto scuola arriverà solo dopo l’ok della Corte dei Conti. E per il via libera da parte di quest’ultimo ci vorranno circa due settimane dopo l’approvazione data dal MEF. Questo significa che si arriverà alla prima decade di aprile. Dopodiché toccherà a NoiPa elaborare i nuovi stipendi. Si parla anche di una possibile emissione speciale a fine aprile, ma a questo punto è molto più probabile che tutto slitti al mese di maggio. E l’una tantum di arretrati si arricchirà di un altro mese ancora.
Rinnovo contratto scuola: su aumenti e arretrati NoiPa non risponde
Diverse settimane fa NoiPa avvisò i suoi amministrati di affidarsi solo alle informazioni e agli aggiornamenti ufficiali. Che il sistema avrebbe pubblicato sul proprio sito internet ufficiale; o sulla pagina Facebook (che proprio ieri ha compiuto il suo primo anno. Gli utenti continuano a chiedere nei commenti ai vari post del portale lumi su arretrati e aumenti stipendio per i comparti scuola e sicurezza. Tuttavia, NoiPa non risponde.
Sotto questo aspetto, appare lecito il silenzio del sistema, che ovviamente non può sbilanciarsi a comunicare date che ancora non sono e non possono essere ufficiali. Al momento, infatti, la questione degli aumenti e degli arretrati legati al rinnovo contratto scuola non dipende ancora da NoiPa. Quest’ultimo procederà all’elaborazione dei nuovi stipendi solo quando sarà apposta la firma definitiva sul nuovo contratto. Firma che potrebbe vedere la partecipazione anche di Snals e Gilda, finora contrari alla siglatura.
Rinnovo contratto scuola: la controversia sindacale
Cgil, Cisl e Uil hanno firmato e apprezzato le diverse componenti del nuovo contratto. Anche gli aumenti stipendio, conoscendo le risorse che si avevano a disposizione. Chi è restato fuori dalla firma sul pre-accordo sono stati invece Snals e Gilda. I quali se non dovessero firmare ad aprile, rischierebbero di restare esclusi dalla contrattazione integrativa.
Appare dunque molto probabile che i due sindacati allentino le proprie posizioni. E per non restare fuori dalla contrattazione cedano anche a loro. Da questo punto di vista la Gilda ha già ammorbidito le sue posizioni rigide; pur mantenendo il pensiero negativo sul CCNL. Snals, invece, resta ancora contraria alla firma di un contratto che non piace. Almeno per il momento.
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