Elezioni 2018: Salvini e Di Maio, le possibili strategie adottabili

Pubblicato il 29 Marzo 2018 alle 12:53 Autore: Giulia Angeletti
elezioni 2018

Elezioni 2018: Salvini e Di Maio, le possibili strategie adottabili

Il 4 marzo è ormai lontano ma sono in arrivo nuove importanti tornate elettorali; come quella delle elezioni amministrative 2018 e, più tardi, quella delle europee 2019. Due eventi rilevanti se si guarda al fatto che le trattative tra le due forze vincitrici delle scorse elezioni politiche, Lega e M5s, potrebbero giocarsi anche in questa prospettiva. I loro due leader infatti, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, dopo aver costituito un asse – funzionante – per l’elezione dei presidenti di Camera e Senato, si stanno ora sfidando sul nodo premiership. D’altronde dopo Pasqua al Colle inizieranno le consultazioni per la formazione di un nuovo esecutivo; e questi ultimi giorni saranno fondamentali per stabilire se è possibile trovare un nuovo accordo tra i due o meno.

Elezioni 2018, governo M5s e Pd?

Luigi Di Maio, capo politico del partito più votato alle scorse elezioni politiche, ha già più volte rivendicato per sé il ruolo di premier; lo stesso vale però per il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, che rivendica invece di essere il primo partito della coalizione vincente, quella di centrodestra. Tale sovrapposizione di volontà ha fatto sì che i cinquestelle si avvicinassero in questi ultimi giorni al Pd; un governo pentastellati-dem terrebbe infatti – per un soffio – nei numeri, ma è un’opzione ancora ben troppo traballante, soprattutto se si dà per scontato l’appoggio di Renzi e la sua “cricca”.

“Se Di Maio vuole governare con il Pd, auguri“, sono state le parole stizzite del leader leghista di fronte a questa ipotesi; intervistato dal Corriere, Salvini ha infatti previsto una tenuta estremamente labile di un’alleanza M5s-Pd e un ritorno alle urne al 50%. D’altronde non gli si può dare torto; comunque, in una situazione del genere, la Lega avrebbe gioco facile nel fargli un’opposizione “feroce” che rappresenterebbe un buon modo di riprendere la campagna elettorale in vista delle elezioni europee, che potrebbero tenersi il prossimo anno in un unico giorno insieme alle nuove politiche.

Elezioni 2018, verso le amministrative

Nel frattempo, anche in vista di un esecutivo M5s-Lega – se l’accordo si trovasse – resta da capire cosa farà Silvio Berlusconi, se sceglierà cioè di dare il suo appoggio o meno; d’altronde i numeri dell’ex Cav sono fondamentali all’interno della coalizione di centrodestra, dove la Lega da sola non può andare certo molto lontana. Matteo Salvini comunque, pur trattando con l'(ex?) nemico numero uno del leader azzurro, continua a ripetere di volere la partecipazione di tutta la squadra.

Non importa poi se farà lui il premier o qualcun’altro; l’importante però è che il centrodestra governi. E in attesa delle europee, altro obiettivo del numero uno del Carroccio è la vittoria degli euroscettici e la messa all’angolo dei socialisti. Ma per ora gli conviene concentrarsi sull’obiettivo più vicino, il Friuli Venezia Giulia; in questa regione, dove il prossimo 29 aprile i cittadini saranno chiamati a rinnovare il consiglio regionale, i primi sondaggi darebbero la Lega oltre il 30%.

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L'autore: Giulia Angeletti

Giornalista pubblicista classe 1989, laureata in Scienze Politiche, "masterizzata" presso la Business School del Sole 24 Ore, attualmente è addetta stampa e redattrice per Termometro Politico. Affascinata dal mestiere più bello del mondo e frustrata dalla difficoltà di intraprendere più seriamente questa professione, pianifica numerosi "piani B" per poter sbarcare il lunario nel settore della comunicazione. Ama informarsi e leggere, odia avere poco tempo per farlo. Su Twitter è @GiuliaAngelett3
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