Il re dei re: cast e curiosità del film sulla vita di Gesù.
Come di consueto, nel periodo di Pasqua vengono trasmessi i film sulla vita di Gesù. Uno dei must evergreen è senza dubbio Il re dei re; la pellicola, del 1961, è diretta da Nicholas Ray e vede Jeffrey Hunter come protagonista a interpretare il ruolo di Gesù. Si tratta a tutti gli effetti di un kolossal, che inizia l’arco narrativo dalla presa di Gerusalemme da parte di Pompeo Magno. E, dopo un salto temporale, arriva alla nascita di Gesù e quindi alla storia che tutti conosciamo.
Il re dei re: il cast del film
Il re dei re è un film diretto da Nicholas Ray, noto regista statunitense, autore di film come Johnny Guitar e Gioventù bruciata. Al copione troviamo la penna di Philip Yordan, prolifico sceneggiatore autore degli script di L’ultima frontiera e La caduta dell’Impero Romano.
Nel cast artistico troviamo Jeffrey Hunter (Sentieri Selvaggi) nei panni di Gesù. L’irlandese Siobhàn McKenna, nota soprattutto in ambito teatrale, interpreta il ruolo di Maria. Nel ruolo di Giovanni Battista, troviamo invece Robert Ryan, già diretto da Nicholas Ray in Neve Rossa. Nel cast, tra gli altri, figurano anche Ron Randell (Il giorno più lungo) nei panni di Lucio il centurione; Hurd Hatfield (Furia Selvaggia) che interpreta Ponzio Pilato; e Rip Torn (L’uomo che cadde sulla Terra) che recita il ruolo di Giuda Iscariota.
Il re dei re: le curiosità sulla pellicola
Il re dei re dura 2 ore e 48 minuti. Uscì al cinema la prima volta a ottobre 1961; mentre in Italia uscì il 14 dicembre 1961, poco prima delle festività natalizie. È il remake dell’omonimo film muto del 1927 diretto da Cecil B. De Mille. La pellicola di Ray è stata girata prevalentemente in Spagna. Più nel dettaglio a Madrid (per gli interni), nella regione (esterni) e in Castiglia, a Manzanares, dove è stata ricostruita Nazareth. La voce narrante nella versione originale è di Orson Welles. In Italia invece la voce appartiene a Gino Cervi.
Il film fu attaccato dalla National Legion of Decency, un’organizzazione cattolica americana. La colpa di Ray era di aver presentato Gesù come un profeta “come gli altri”; o meglio, come un giovane e della sua forza nel diffondere i propri ideali. Ray si occupa qui più dell’aspetto umano dei personaggi (da vedere come viene tratteggiata anche la figura di Giuda Iscariota); piuttosto che dell’aspetto religioso e trascendentale. Realizzando un film destinato a diventare immortale.
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