Cronaca ultime notizie: bullismo Alessandria, prof legata e picchiata in classe
Cronaca ultime notizie: bullismo Alessandria, prof legata e picchiata in classe
Un gruppo di ragazzi, tra i 14 e i 15 anni, ha immobilizzato, preso a calci e filmato la loro professoressa con evidenti difficoltà motorie. L’episodio di bullismo risale all’8 febbraio scorso e si è consumato in una scuola superiore di Alessandria. L’intera classe è stata sospesaper un mese, sotto disposizione del diettore, costretta a svolgere lavori socialmente utili.
Per salvare l’insegnante presa di mira, sono intervenuti un ragazzo più grande e un bidello, richiamati dai forti rumori provenienti dall’aula. Il video dell’aggressione, secondo alcuni testimoni, sarebbe finito in rete ma è stato rimosso subito dopo, senza lasciare traccia.
La donna non ha voluto denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine e, in più, ha perdonato i ragazzi che l’hanno aggredita, giustificando il loro gesto come una semplice bravata.
Lei stessa ha dichiarato che una decina di studenti le si sono scagliati contro, ma nega di essere stata immobilizzata e picchiata. La vittima sostiene di essersi recata in quella classe, quel giorno, per sostituire una collega; avendo notato le sue difficoltà motorie, i ragazzi le hanno allontanato il piano d’appoggio e hanno cominciato a deriderla.
Questa versione del racconto andrebbe a contrapporsi con quello fornita dal ragazzo e dall’assistente che l’hanno soccorsa.
Roberta Ragusa, parte l’appello. La ricostruzione
Cronaca ultime notizie: bullismo Alessandria, un’altra versione dei fatti
Il preside, i genitori dei ragazzi e la vittima stessa raccontano un’altra versione della vicenda, ovvero negano che l’insegnate sia stata picchiata e legata.
Come dichiarato dal direttore dell’istituto, il giorno seguente le presunte offese la classe sarebbe stata punita, presentando in più una lettera di scuse all’insegnate. Per un mese, i 26 ragazzi hanno eseguito lavori socialmente utili all’interno della scuola, come pulizie, riparazioni e lavoretti di restauro.
I filmati messi in rete non sono stati rinvenuti dagli inquirenti; c’è chi dice che siano stati eliminati subito dopo la condivisione e chi sostiene che non siano mai stati girati.