Sondaggi politici Euromedia Research: oltre 62% italiani interessato a vita politica del Paese
Politiche, regionali, comunali. E nel caso non si raggiungesse un accordo sul prossimo governo, ancora Politiche sul finire dell’anno. Il 2018 è e sarà caratterizzato da diverse tornate elettorali. L’ultima, quella del 4 marzo, ha visto la partecipazione del 72,93% degli aventi diritto. In calo di appena il 2,31 rispetto alle Politiche del 2013. Segno che gli italiani hanno ancora voglia di informarsi e partecipare alla vita politica del Paese.
Secondo un sondaggio condotto da Euromedia Research, il 62,7% dei cittadini del Bel Paese si ritiene interessato e informato sui temi politici. Un interesse che cresce rispetto alla precedente rilevazione del 2016 (57,7%). Che sia merito del Movimento 5 Stelle non si sa, fatto sta che la maggior partecipazione arriva dai giovani (18-24 anni). Il 14,8% di questi ultimi, infatti, si ritiene un “fervente attivista”, smentendo la vulgata che dà i ragazzi disinteressati sui temi politici.
Ma cosa intendono gli italiani per “essere politicamente attivi”? Diverse le interpretazioni, ma la più accreditata con il 37,5% è la seguente: “essere politicamente attivi significa tenersi aggiornati e informati sui fatti di politica in generale”. Per il 20,3% invece, vuol dire “partecipare a manifestazioni e/o iniziative politiche” mentre per il 20,2% significa “far parte di un partito/movimento politico”.
L’indagine di Euromedia si chiude con una domanda che ha molto a che fare con l’attualità: cosa faranno gli italiani nel caso in cui si dovesse tornare di nuovo al voto? Il 36,9% afferma che voterà uno dei due schieramenti politici che hanno ottenuto più voti alle precedenti elezioni mentre il 33,1% è più propenso a sostenere il proprio partito di appartenenza a prescindere dagli esiti elettorali. Per sapere se si tornerà al voto oppure no, bisognerà attendere l’esito delle consultazioni che inizieranno domani al Quirinale.
Sondaggi politici Euromedia Research: nota metodologica
Realizzato il 19/03/2018 con metodologia mista CATI/CAWI su un campione di 800 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.