Rinnovo contratto statali: Corte dei Conti boccia gli aumenti, ecco perché
Rinnovo contratto statali: Corte dei Conti boccia gli aumenti, ecco perché.
Gli aumenti stipendio previsti dal rinnovo contratto statali hanno ricevuto un giudizio negativo dalla Corte dei Conti. I motivi sono tutti da ricercare nella loro “ideologia” di base. In quanto risultano lineari e piatti; piuttosto che incentivare la produttività e premiare il merito. Sostanzialmente si tratta di un aumento salariale che non ha come finalità quella di rendere più efficiente il pubblico impiego. Il discorso vale per le Funzioni Centrali; la cui delibera contenente il giudizio è stata depositata il 23 marzo. Ma visto il meccanismo identico che ha interessato gli altri rinnovi del contratto, si potrebbe forse estenderlo anche a tutti gli altri comparti.
Rinnovo contratto statali: aumento stipendio bocciato da Corte dei Conti
Come riportato da Adnkronos, il giudizio complessivo sull’aumento stipendio degli statali è risultato piuttosto negativo. Anzi, “complessivamente deludente”, utilizzando le parole della Corte. “Il vero parametro per certificare la compatibilità economica di incrementi contrattuali, non può prescindere da una valutazione degli effetti della contrattazione; in termini di recupero della produttività del settore pubblico”. Ed è proprio sotto questo aspetto che il commento finale non può essere positivo; visto l’utilizzo delle risorse esclusivo “per corrispondere adeguamenti delle componenti fisse della retribuzione”.
Quindi c’è il richiamo alla riforma Brunetta. In questa si “affidava alla contrattazione collettiva il compito di procedere a una sostanziale ridefinizione delle componenti variabili della retribuzione”. Che ricordiamo essere destinabili a scopo premiale e di incentivo. Pur certificando la compatibilità economica del contratto, la Corte dei Conti ha voluto fare alcune precisazioni. “La verifica della compatibilità economica dei costi contrattuali è di difficile percorribilità. Perché manca un predefinito parametro di riferimento”.
Rinnovo contratto statali: Corte dei Conti, “Riforma PA non è stata completata”
Resta comunque importante il giudizio della Corte sugli aumenti salariali. Soprattutto alla luce delle proteste dei sindacati sull’aspetto economico. Ma anche considerando una componente, come l’elemento perequativo. Necessaria per bilanciare gli aumenti salariali. E non creare disparità di trattamento economico, tra chi percepisce salari più alti e chi prende poco.
Il giudizio negativo e certamente perplesso della Corte dei Conti sul rinnovo contratto statali tocca anche la riforma Madia. Sono stati infatti messi alla luce segnali negativi. Causati dal “mancato completamento della riforma della PA”; in particolar modo con riferimento ad alcune componenti annunciate ma poi vanificate, come ad esempio “l’auspicata riforma della dirigenza”.
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