Pensioni novità 2018: Riforma Fornero, Delrio stronca Lega e M5S
Pensioni novità 2018, grande attesa per l’eventuale formazione del governo. Animata la discussione tra le forze politiche e all’interno delle forze politiche. La possibilità di una convergenza parlamentare per la nascita di un esecutivo sarà, in ogni caso, molto vincolata ai programmi. In particolare incide il fatto che Movimento 5 Stelle e Lega si sono affermate alle elezioni politiche del 4 marzo con un programma elettorale ben preciso. La Lega ha puntato molto sulla abolizione della Legge Fornero. Il Movimento 5 Stelle sul reddito di cittadinanza. Quale punto programmatico diventerà azione di governo?
Pensioni novità 2018, Delrio su Legge Fornero
Proprio parlando della posizione del Partito Democratico Graziano Delrio, intervistato dal Corriere, si è espresso sulla Legge Fornero. Dal punto di vista politico ha ribadito il ruolo di un PD all’opposizione. Chiusura rispetto a qualsiasi intesa di governo con Lega e Movimento 5 Stelle. Per il capogruppo dei democratici alla Camera ‘non è questione di renziani o non renziani, ma di contenuti’. ‘Se per trovare convergenze propongono la flat tax per far pagare meno tasse ai ricchi togliendo risorse a scuole e sanità pubblica, l’argomento è chiuso’. Oltre alla flat tax Delrio cita proprio la riforma delle pensioni. ‘E se vogliono cancellare la legge Fornero io dico che è pericoloso, perché minando il sistema rischiamo di non pagare più le pensioni’.
Pensioni novità 2018, differenze tra PD e Lega o M5S
Ciò che l’ex ministro vuole precisare riguarda gli aspetti programmatici che per Delrio devono prevalere sul resto. ‘Ci possiamo sedere sempre, ma mi sembra impossibile che le differenze siano scomparse a venti giorni dal voto‘. ‘Se siamo seri – aggiunge Delrio – dobbiamo dire che le distanze programmatiche, tra noi e la Lega e tra noi e i 5 stelle, su molti temi sono sostanziali’.
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Pensioni novità 2018, Confcommercio difende riforma Fornero
Intanto È intervenuto a difesa della riforma Fornero il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli parlando con la stampa a Cernobbio. Sangalli ha evidenziato la necessità ‘di consentire il riporto delle perdite ad oltre 2 milioni di imprese in regime di cassa e che oggi è permesso solo alle società di capitale’. Questo ‘si deve conciliare tanto con l’irrinunciabile obiettivo di mantenere l’equilibrio dei conti pubblici e ridurre il rapporto debito/Pil. Quanto con un’azione di messa in sicurezza delle riforme del lavoro e delle pensioni; senza smontare quanto di buono è stato fatto con il Jobs Act e la riforma Fornero’.