Elezioni politiche 2018: Giorgetti premier, cosa c’e di vero per Minzolini
Elezioni politiche 2018: Giorgetti premier, cosa c’e di vero per Minzolini
È da tempo che si parla del leghista Giancarlo Giorgetti come potenziale prossimo premier. Lo scenario è stato riproposto anche da Augusto Minzolini sulle colonne del Giornale. Alla vigilia del primo giro di consultazioni, la pista più calda sembra ancora quella dell’intesa tra Di Maio e Salvini. Tuttavia, si starebbe cominciando a diffondere del pessimismo nel Carroccio rispetto a quest’ultimo scenario; pessimismo che si va a sommare ai ben noti dubbi berlusconiani. A tal proposito Minzolini riferisce come proprio Giorgetti starebbe cominciando a pensare che con i pentastellati “non si va da nessuna parte”; quindi, la Lega potrebbe dover tornare a guardare verso il Pd in ottica maggioranza proponendo, appunto, Giorgetti per la Presidenza del Consiglio.
Elezioni politiche 2018: Giorgetti premier, cosa c’e di vero per Minzolini
Le trattative tra Salvini e Di Maio sono ancora intense; tuttavia, anche se il leader leghista sta cercando di fare capire al pentastellato che “non ci sono altre strade” aldilà dell’accordo tra Movimento e centrodestra, il dialogo non sembra essersi sbloccato. Lo snodo fondamentale dovrebbe riguardare proprio il nome del prossimo premier; la situazione è sempre quella descritta dai giornali negli scorsi giorni: innanzitutto, Di Maio non sembra disposto a fare un passo indietro per Palazzo Chigi mentre Salvini non vuole fargli da vice. Altra questione tutt’altro che risolta: il Movimento 5 Stelle sarà disposto a far parte di una maggioranza in cui figura anche Forza Italia?
Insomma, l’incognita è pressante. Detto ciò, riporta sempre Minzolini, alcuni esponenti di spicco del centrodestra come Roberto Calderoli si dicono certi che “alla fine, per forza di cose, Di Maio accetterà di non essere il premier”. Sulla stessa linea, è ancora più chiaro l’azzurro Marco Marin per cui: “L’ accordo è fatto. Di Maio ora perderà un po’ di giorni e poi tornerà da noi. Magari per fare un governo che come premier abbia Giorgetti e non Salvini”.