Il piccolo Lord: trama e recensione della pellicola tratta dal romanzo
Il piccolo Lord: trama e recensione della pellicola tratta dal romanzo
Va in onda questa sera su Rete4 in prima serata Il piccolo Lord, pellicola del 1980 girata da Jack Gold. Si tratta della terza trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Frances Hodgson Burnett, e della versione che ha riscosso maggior successo grazie all’interpretazione del piccolo Ricky Schroeder e del nonno Alec Guinness.
Il piccolo Lord: trama
Trama semplice e lineare. Cedric Errol è un bambino di 7 anni che, rimasto orfano di padre, conduce un’esistenza modesta e serena negli Stati Uniti con la madre; la sua vita cambia quando lo zio di Cedric muore, e il bambino diventa unico erede di una nobile famiglia inglese. Il padre di Cedric era infatti il figlio minore del conte di Dorincourt, ricco aristocratico che aveva allontanato il figlio in seguito alla sua decisione di sposare una donna americana priva di titoli nobiliari. Il bambino dovrà così partire per l’Inghilterra e recarsi dal nonno per ricevere un’educazione degna di un piccolo lord inglese. Tuttavia sarà proprio Cedric che, con il suo affetto, insegnerà al nonno, uomo burbero e misantropo, ad aprire il suo cuore e ad essere più gentile e disponibile nei confronti degli altri.
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Il piccolo Lord: recensione
Trasmesso per la prima volta nel 1980 dalle tv americane e distribuito in seguito nelle sale cinematografiche, il film appartiene al genere classico della fiaba edificante americana; anacronistico nei temi e nelle modalità espressive, resta comunque una pellicola gradevole da vedere in famiglia. La sceneggiatura di Blanche Hanalis e la colonna sonora di Allyn Ferguson sono alla base di un melodramma patetico ma riuscito; le scaramucce e i sorrisi gentili tra Schroeder e Guinness ci portano a vele spiegate verso un prevedibile ma confortante lieto fine. Film buonista, a tratti melenso, consigliato ad un pubblico in calo di zuccheri.