Pensioni novità 2018: abolizione Riforma Fornero, Inps ‘non si fa’
Pensioni novità 2018, tiene banco sia nella discussione politica che nel dibattito tra esperti l’ipotesi della abolizione della Legge Fornero. Se ne discute dopo le elezioni del 4 marzo che hanno fatto registrare il successo elettorale della Lega. Perché il partito guidato da Salvini ha nel proprio programma elettorale l’abolizione della legge Fornero. In attesa di sapere se si troveranno le condizioni per la formazione di un nuovo governo e da chi sarà composto molti ‘tecnici’ si stanno pronunciando sulla sostenibilità dell’eventuale misura. Per Boeri, presidente dell’Inps, l’abolizione della legge Fornero è impossibile perché costerebbe tantissimo’. Sullo stesso argomento è intervenuto il presidente del comitato di indirizzo e vigilanza Inps Guglielmo Loy.
Pensioni novità 2018, Loy (Inps) ‘Possibile modificare Legge Fornero’
L’opinione di Loy prevede la possibilità di una modifica ma non di una completa abolizione. Secondo l’opinione del presidente del comitato di indirizzo e vigilanza Inps ‘abolirla significa non tener conto di un quadro più ampio e, cioè del quadro occupazionale. Noi dobbiamo mantenere saldo il principio che le pensioni si pagano con i contributi di chi oggi lavora, se le persone che lavorano oggi sono insufficienti dobbiamo tenere l’equilibrio ma rispondere a quelle emergenze sociali’. Tuttavia apre alla possibilità di una modifica. ‘Può essere profondamente modificata‘.
Pensioni novità 2018, Loy (Inps) ‘Sbagliata la riforma Fornero’
Loy, già segretario confederale della Uil, motiva il suo giudizio negativo sulla Legge Fornero. Secondo Loy ‘è stata una cattiva legge, perché parte da un presupposto sbagliato e cioè che le persone sono tutte uguali, che il loro rapporto con il lavoro è uguale, e invece, come sappiamo, ci sono condizioni molto diverse. Una legge rigida non riesce a fotografare il paese e, quindi, va modificata in questo senso. La Fornero deve essere resa più flessibile’. Si tratta di una opinione che pur condividendo gli aspetti negativi della riforma sottolinea la impossibilità di sostenerne una sua completa abolizione. In parte simile alla opinione espressa dal Presidente dell’Inps Boeri.
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Pensioni novità 2018, proposta di contro-riforma Fornero
Sul sistema previdenziale italiano e sulle possibile modifiche alla riforma è intervenuto anche Alberto Brambilla. A nome del centro studi e ricerche di Itinerari previdenziali di cui è presidente ha preparato una proposta da sottoporre ai governi per riformare il sistema pensionistico. L’ex sottosegretario al ministero del Welfare, con delega alla previdenza sociale, dal giugno 2001 al maggio 2005 nei due governi Berlusconi, ha messo a punto la controriforma che prevede una maggiore flessibilità con un costo annuo delle proposte ad un massimo di 50 miliardi in 10 anni. Per Brambilla ‘le coperture sono ampiamente dimensionate e fattibili e potranno essere reperite per esempio attraverso la riduzione delle spese per le prestazioni temporanee, Naspi (compresa la contribuzione figurativa a carico dello Stato) e altre prestazioni di disoccupazione di cui beneficiano coloro che sono stati espulsi dal mercato del lavoro e non hanno alcuna pensione.