Cronaca ultime notizie: Trieste, Fulvio Visintin ucciso dalla moglie
Cronaca ultime notizie: Fulvio Visintin ucciso dalla moglie
Nemmeno il giorno di Pasqua ha lasciato scampo all’ennesima violenta lite in famiglia. A Trieste, nel rione di Servola, un uomo di 73 anni, Fulvio Visintin, è stato accoltellato dalla moglie, Loredana Crasso, di anni 69, nel tardo pomeriggio di domenica 1 aprile. Dalle ricostruzioni si apprende che i due coniugi – al rientro nel loro appartamento in via dei Vigneti dal pranzo pasquale – abbiano cominciato a litigare per futili motivi. Il marito, seduto sul divano, stava brandendo un coltello da cucina. Sentendosi minacciata, la donna ha allora afferrato l’arma dalle sue mani, pugnalandolo con forza al petto. Il colpo è stato fatale per Visintin, deceduto nonostante la rianimazione effettuata dal personale del 118, allertato prontamente dalla consorte. La coppia, dalle testimonianze di persone vicine, non era nuova a liti manesche e da anni il loro rapporto era in crisi.
Cronaca ultime notizie: la moglie ha nascosto la lama tra le stoviglie
La signora, di fronte all’intervento della Polizia, è apparsa in stato confusionale e forse non realizzando di aver commesso un delitto, ha nascosto la lama, ancora sporca di casa, tra le altre stoviglie. “La donna che ha dapprima fornito una ricostruzione di comodo dei fatti occorsi all’interno delle mura domestiche, apparsa da subito non sostenibile per le numerose contraddizioni fornite nel corso dei vari ascolti, messa dagli investigatori della Squadra Mobile più volte di fronte all’incalzante evidenza degli elementi oggettivi che riconducevano ad un suo netto coinvolgimento, ha infine ammesso la sua responsabilità relativa all’accoltellamento del marito”, è la dichiarazione rilasciata dalla Questura nel comunicato stampa. In seguito al fermo, ora Loredana Crasso si trova agli arresti domiciliari.
Omicidio Fulvio Visintin: una dinamica ancora poco chiara
In nottata l’interrogatorio da parte del pm Pietro Montrone non ha chiarito completamente la dinamica dei fatti. La donna dichiara di aver agito per legittima difesa, ma sul suo corpo non sono presenti segni di colluttazione e quindi sarà di competenza della polizia scientifica verificare se l’omicidio sia avvenuto in seguito alle minacce del marito oppure se sia stata la donna a colpirlo di sua iniziativa.