Pensioni novità 2018: età pensionabile, modifica dei requisiti. La circolare Inps
Requisiti età pensionabile 2019 nella circolare
Pensioni novità 2018, con la circolare n. 62 del 4 aprile 2018 l’Inps illustra le novità che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2019. Tali novità subentrano in funzione del terzo adeguamento comunicato dall’Istat a fine 2016. In sintesi la novità prevede che si lavori 5 mesi in più prima di andare in pensione per effetto della speranza di vita. L’adeguamento interesserà tutti i requisiti per il conseguimento delle prestazioni pensionistiche. Cosi l’Inps rende ufficiale lo slittamento del’età pensionabile nel biennio 2019-2020 per effetto della speranza di vita. La circolare è scaricabile a questo link.
Pensioni novità 2018, ecco i nuovi requisiti
Quali le novità per la pensione anticipata, a partire dal 1° gennaio 2019? Sarà necessario perfezionare 43 anni e 3 mesi di contributi per gli uomini e 42 anni e 3 mesi di contributi per donne. Pari, rispettivamente, a 2249 settimane e a 2197 settimane di versamenti. Oggi invece il termine è pari a 42 anni e 10 mesi e 41 anni e 10 mesi previsti attualmente. L’adeguamento coinvolgerà anche i cd. lavoratori precoci che dovranno raggiungere 41 anni e 5 mesi di contributi (2154 settimane) dai 41 anni tondi attuali. Per la pensione di vecchiaia occorrerà raggiungere 67 anni di età sia per gli uomini che per le donne dagli attuali 66 anni e 7 mesi attuali.
Pensioni novità 2018, altre novità
L’adeguamento alla speranza di vita interesserà le prestazioni previdenziali dei soggetti privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995. Ad esempio il requisito anagrafico per la prestazione anticipata per gli assicurati in possesso di 20 anni di contribuzione effettiva passerà da 63 anni e 7 mesi a 64 anni. E da 70 anni e 7 mesi a 71 anni per la vecchiaia contributiva. Crescono pure i requisiti per accedere alla totalizzazione nazionale di cui al Dlgs 42/2006). Dal 2019 bisognerà avere 41 anni di contributi oppure 66 anni per la prestazione di vecchiaia. Invece resta inalterato il criterio delle finestre mobili pari a 21 mesi per la totalizzazione di anzianità e di 18 mesi per quella di vecchiaia.
Pensioni novità 2018, assegno sociale a partire da 67 anni
Lo slittamento di 5 mesi riguarderà anche la data di ingresso alla pensione per il comparto difesa e sicurezza. E per i comparti per i quali sono attualmente previsti requisiti previdenziali diversi da quelli vigenti nell’AGO. Naturalmente sono soggetti agli adeguamenti anche i lavoratori cd. salvaguardati ma in tal caso la normativa sulla quale applicare i 5 mesi di slittamento è quella che si riferisce all’era pre-Fornero. L’adeguamento dal 2019 coinvolgerà pure i requisiti per il conseguimento dell’assegno sociale che slitterà dagli attuali 66 anni e 7 mesi a 67 anni.
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Pensioni novità 2018, lavori usuranti
Nessuna novità per i lavori usuranti. Anche nel biennio 2019-2020 dovranno perfezionare 61 anni e 7 mesi di età anagrafica con il contestuale raggiungimento del quorum 97,6 con un minimo di 35 anni di contributi. Saranno esentati dal prossimo adeguamento pure le 15 categorie dei lavori addetti alle mansioni gravose. Ciò a condizione che abbiano maturato almeno 30 anni di contribuzione e che abbiano svolto l’attività gravosa per almeno sette anni negli ultimi dieci prima del pensionamento.
Pensioni novità 2018, speranza di vita
L’ultimo paragrafo della circolare è riferita ai criteri per la determinazione delle variazioni della speranza di vita. L’Inps entra nel merito della variazione della speranza di vita relativa al biennio 2021-2022. Sarà computata in misura pari alla differenza tra la media dei valori registrati nel biennio 2017-2018 e il valore registrato nell’anno 2016.