Reddito di cittadinanza: M5S e Lega, le ragioni del si e del no
Reddito di cittadinanza: M5S e Lega, le ragioni del si e del no
Il reddito di cittadinanza sarebbe al primo posto in una eventuale azione di governo targata Movimento 5 Stelle. Cosa succederebbe se il governo fosse formato dai 5 Stelle con altre formazioni politiche? Difficile dirlo ma si può fare una previsione su cosa succederebbe in caso di governo formato da M5S e Lega. Il partito di Salvini si è espresso sul reddito di cittadinanza. Lo ha fatto sia tramite l’economista Borghi, neo-deputato, che ha indicato come modello possibile la misura adottata dalla Regione Lombardia e sia per bocca dello stesso segretario Salvini. Proprio il leader ha spiegato di non essere affatto contrario ad una soluzione di sostegno al reddito per chi ha perso il lavoro ed è in cerca di nuova occupazione.
Reddito di cittadinanza, punti di contatto M5S e Lega
I margini di una intesa quindi sul reddito di cittadinanza tra Movimento e 5 Stelle ci sarebbero tutti. E non sarebbe l’unico punto di convergenza. Infatti da uno studio sviluppato dalla società di lobbying e comunicazione Reti tra le due forze politiche vi sarebbero 12 punti di rottura, 14 punti di ampia convergenza e 24 fronti aperti alla negoziazione. Lo studio ha messo a confronto 50 punti programmatici tra M5S e centrodestra. Dal confronto ha valutato ognuno dei punti come di rottura, convergente o aperto alla negoziazione.
Reddito di cittadinanza, le difficili coperture
Potrebbe tuttavia diventare un serio ostacolo alla realizzazione del reddito di cittadinanza quello delle coperture economiche. Infatti sussistono difficoltà per i conti dello Stato conseguenti al debito pubblico. Il debito non è diminuito e continua a non diminuisce nonostante i tassi bassi garantiti dal quantitative easing della Bce. Un potenziale limite al varo di misure il reddito di cittadinanza è dato dall’incremento del reddito e del potere d’acquisto delle famiglie italiane (+0,6% e +0,2% nel quarto trimestre 2017, ovvero +2,3% e +1,3% in termini tendenziali).
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Reddito di cittadinanza, Di Maio ‘Entro l’anno’
Per applicare controriforme, come l’abolizione della legge Fornero che sta a cuore alla Lega, o introdurre misure come il reddito di cittadinanza serve avere le risorse. Di Maio anche nelle ultime ore ha ribadito di voler approvare entro l’anno l’applicazione della misura ma resta da capire dove individuare le risorse aggiuntive e in che tempi si potrà dare seguito alla riorganizzazione dei centri per l’impiego per erogare il sostegno.
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