Assegno di Ricollocazione 2018 in vigore, le differenze con la Naspi
Assegno di Ricollocazione 2018 in vigore, le differenze con la Naspi.
L’assegno di ricollocazione è una misura entrata in vigore lo scorso giovedì 5 aprile 2018. Si tratta di una soluzione introdotta con il Jobs Act che non è da confondere con la Naspi. Mentre quest’ultima è un trattamento economico che aiuta i lavoratori durante il periodo di disoccupazione previo il rispetto di determinati requisiti, l’assegno di ricollocazione aiuta quegli stessi lavoratori disoccupati a trovare un nuovo impiego. Come? Per mezzo di un voucher, il cui importo può variare da 250 euro a 5 mila euro, destinato però alla formazione professionale.
I soggetti che percepiranno l’assegno di ricollocazione saranno pertanto chiamati a scegliere un Centro per l’impiego o un ente accreditato al fine di effettuare formazione professionale e trovare un nuovo lavoro. L’assegno di ricollocazione è una misura coordinata da Anpal e gestita tramite la rete pubblico-privata dei servizi per il lavoro. Ma andiamo a vedere nel dettaglio la definizione di assegno di ricollocazione e come funziona.
Assegno di ricollocazione: cos’è e a chi è rivolto
L’assegno di ricollocazione è un ammortizzatore sociale rivolto ai soggetti disoccupati che percepiscono la Naspi da almeno 4 mesi. Tra i soggetti beneficiari della misura rientrano anche i lavoratori in cassa integrazione straordinaria. Inoltre, anche i lavoratori dipendenti o autonomi che percepiscono un reddito inferiore a 8.124 euro rientrano tra gli aventi diritto. Per effettuare la richiesta e ottenere il beneficio, bisognerà anche aver sottoscritto la DID, ovvero la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro presso un Centro per l’impiego.
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Il voucher previsto dall’assegno di ricollocazione andrà speso dunque presso un Centro per l’impiego; o altro ente accreditato. La finalità è quella di frequentare corsi di formazione professionale. Un supporto importante per il reinserimento nel mondo del lavoro. L’assegno non viene infatti erogato al soggetto disoccupato; bensì al Centro scelto dal soggetto che si è attivato per reintrodurre lo stesso nella sfera occupazionale. L’ente o Centro riceverà infine una remunerazione – con dote attribuita al lavoratore – solamente nell’eventualità in cui il soggetto disoccupato abbia trovato una nuova occupazione.
Assegno di ricollocazione: come richiederlo e cosa prevede il programma
Per richiedere l’assegno bisognerà recarsi sul portale dell’Anpal. O presso un Centro per l’Impiego. Quindi bisognerà scegliere a propria discrezione il soggetto che fornirà i servizi più adeguati alla propria condizione. Il programma previsto dall’assegno di ricollocazione prevede la ricerca attiva del lavoro da parte del soggetto; l’assegnazione di un Tutor dopo un primo incontro; un percorso di assistenza qualificata e intensiva finalizzata alla ricollocazione professionale; una serie di incontri di verifica e monitoraggio della situazione; nonché una analisi e ricerca approfondita delle opportunità occupazionali.