Susanna Camusso attacca Matteo Renzi. La segretaria generale della CGIL, da sempre molto scettica verso il programma politico del premier, se la prende con le politiche occupazionali del governo: “Ogni giorno viene annunciata una riforma epocale. Ci sono dossier aperti su ogni aspetto, ma non c’è alcuna iniziativa che parli di lavoro”.
In occasione di un’iniziativa sulla riforma della Pubblica Amministrazione, il leader del primo sindacato italiano ha aggiunto: “Bisogna fare una scelta sulle politiche del lavoro e bisogna smetterla di togliere lavoro. La riforma della pubblica amministrazione cancella le camere di commercio e questo vuol dire cancellare migliaia di posti di lavoro. Non c’è l’idea di rendere più efficaci i servizi per i cittadini ma di spostare al centro, magari presso la presidenza del consiglio, una serie di poteri mentre si allungano le fila della disoccupazione”.
Ma non finisce qui. La Camusso è un fiume in piena e attacca il progetto di riforma della scuola: “Bisogna smetterla di pasticciare sulla scuola, ripristinare i finanziamenti tagliati in questi anni. Senza soldi non ce la facciamo”. E ancora: “Il Paese è in difficoltà – ha aggiunto Camusso – perchè ha fatto poca ricerca, ha speso poco per l’innovazione e non è competitivo con il resto del mondo. Siamo l’unico Paese in Europa che durante la crisi ha tagliato l’istruzione. L’istruzione rappresenta le radici di un Paese. A tutti quelli che annunciano riforme e fanno minacce dobbiamo dire che bisogna ripristinare la scuola dell’obbligo, bisogna allungare l’obbligo fino a 18 anni, bisogna riconoscere che gli insegnanti sono una risorsa straordinaria, hanno tenuto il sistema mentre veniva tagliato e svillaneggiato e quindi meritano risposte straordinarie”.