Turismo internazionale, le statistiche, è boom per Giappone e Islanda
Turismo internazionale, le statistiche, è boom per Giappone e Islanda
Saranno delle azzeccate campagna marketing in giro per il mondo, oppure la diminuzione dei prezzi grazie alle svalutazioni. O piuttosto la paura terrorismo che allontana da mete tradizionali spingendo verso luoghi più tranquilli.
Fatto sta che in posti come l’Islanda o il Giappone tra il 2012 e il 2016 vi è stato un raddoppio e più del numero dei turisti arrivati. +120,8% nel caso del Paese del Sol Levante, e +11,2% in quello dell’Islanda.
La Grecia è il terzo Paese per crescita del turismo. +53,6% in quattro anni.
Qui la crisi economica con il calo dei prezzi praticati ha avuto il proprio ruolo.
Senza contare che anche nel caso greco come in Islanda e Giappone c’è il fattore dell’assenza del terrorismo che invece ha colpito altre aree d’Europa come Germania, Belgio, Francia, Regno Unito
Turismo internazionale, per l’Italia una crescita del 2,1% annuo
Al primo posto a livello internazionale, secondo i dati OCSE, vi è la Francia, con 82,5 milioni di visitatori, ma una crescita media solo del 0,2% annuo, a causa appunto degli attacchi degli ultimi anni.
Seguono Stati Uniti e Spagna con poco più di 75 milioni, con la seconda che però ha messo a segno una crescita del 7% annua e i primi del 3,3%.
L’Italia? Solo settima, con 32,5 milioni di visitatori, dopo Regno Unito, Germania, Messico. Con una crescita del 2,1% annuo il nostro Paese ha scongiurato il sorpasso turco. La Turchia tra l’altro soffre un calo, per gli attentati e le tensioni interne, del 4% nei quattro anni esaminati.
Tra i Paesi con crescite annue in doppia cifra degli arrivi turistici vediamo, oltre l Giappone, alla Gtecia, all’Islanda, anche il Messico, il Cile, la Corea del Sud, l’Ungheria.
In generale se la sono cavata bene l’America latina e l’Est Europa. Ma non la Russia, che ha sofferto un calo degli arrivi. Come la Svezia. Che soffre una vera e propria crisi del turismo. Forse per i prezzi troppo alti?